TERMINILLO: Improvvisa chiusura degli IMPIANTI, è polemica dei CONSUMATORI e scuola SCI

TERMINILLO – Sulla montagna di “Roma” l’incubo continua: al mattino del 4 gennaio 2022, i primi fruitori di quest’anno degli impianti sciistici si sono ritrovati appiedati senza alcun avviso.

La denuncia della chiusura repentina è arrivata dalla Scuola Sci Terminillo danneggiata per non aver potuto avvisare i propri clienti del disservizio (si tratterebbe di circa 60 persone al mattino di martedì). L’impianto Tappeto Togo (l’unico aperto) era stato chiuso dalla società “Funivia del Terminillo SRL” senza alcuna nota e con l’impossibilità di comunicazione in quanto gli uffici risultavano chiusi.

Questa la nota rilasciata dagli operatori della Scuola Sci:

“Questa mattina arrivati alle 9.00 al Tapis Roulant Togo con i nostri clienti scopriamo che l’impianto di risalita del campo scuola Togo è chiuso.  Abbiamo 60 clienti della stazione sciistica pronti per svolgere la loro lezione, ma la società Funivia del Terminillo srl non comunica tale decisione alla scuola sci, per tanto il risultato è che queste 60 persone attendono a Piazzale Zamboni di avere notizie in merito, ma dalla società nessuno risponde e gli uffici sono chiusi. Il trattamento riservato ai clienti che hanno scelto di trascorrere qualche giorno sulla nostra Montagna è inadeguato, indegno e irresponsabile, bastava dare comunicazione ufficiale la sera prima e la scuola avrebbe avuto il tempo di avvisare i propri clienti senza creare questo scandaloso disservizio” .

“Siamo semplicemente stufi di continuare a sopportare questo comportamento di chi pensa di fare e disfare con le concessioni pubbliche. Comune e Provincia nei giorni scorsi si erano adoperati per trasportare la neve per garantire almeno l’apertura di 200 metri di pista per i giorni di festa, visto che la Società Funivia del Terminillo Srl non era stata capace di garantire nemmeno quello, si è riusciti a vanificare anche questi sforzi collettivi. Ci auguriamo che il Bando che farà il Comune di Rieti metta la fine a questa bruttissima pagina della nostra montagna”