Veloce, ma incisiva ondata di freddo nel week end, torna la neve in Appennino

L’Europa è alle prese con un cambio configurativo davvero imponente; da una parte ritroviamo il redivivo vortice islandese che tornerà a dettar legge alle medio-alte latitudini europee, dall’altra l’anticiclone delle Azzorre che si manterrà in posizione defilata confinato tra l’Atlantico e la Penisola Iberica. Questo notevole divario barico tra le due figure sinottiche sarà in grado di aver importanti risvolti sul tempo euro-mediterraneo, perché spingerà tesi venti occidentali sulla nostra Penisola, porterà tante nubi un pò dappertutto e soprattutto permetterà il ritorno di abbondanti nevicate su gran parte dell’arco alpino, con un occhio di riguardo soprattutto alla fascia compresa tra Piemonte e Valle D’Aosta, ove si potranno registrare accumuli nevosi davvero ingenti. In questo contesto le temperature si manterranno in linea, o di qualche grado superiori alla media del periodo, abbassandosi solo tra mercoledì e giovedì per il passaggio di un rapido fronte freddo polare (e attenzione anche ai venti, che soffieranno davvero forti nelle prossime 12-48 ore)

WEEK END INVERNALE, ONDATA DI FREDDO POLARE PUNTA L’ITALIA – Da giorni stiamo seguendo la possibile evoluzione per il fine settimana entrante, evoluzione che dovrebbe riportare il freddo invernale su tutta la nostra Penisola. Accadrà tutto, o quasi, a partire dalla serata di giovedì 18 Gennaio, quando il profondo vortice islandese tenderà e perder consistenza e a permettere all’anticiclone delle Azzorre di spingersi un pò più a nord, verso l’Islanda appunto. Da qui si “staccherà” un profondo vortice depressionario colmo d’aria fredda in quota (gelida potremmo dire) che scivolerà dapprima verso le Isole Britanniche e l’Europa centro-settentrionale (venerdì) e poi, successivamente, sul Mediterraneo centro-orientale, tra l’Italia e i Balcani (sabato e domenica).

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Le certezze sono il corposo crollo termico, l’arrivo di forti venti settentrionali e il ritorno della neve sull’Appennino, il dubbio è relativo alla posizione del vortice depressionario, alla distribuzioni delle precipitazioni e alla velocità con cui tale vortice si allontanerà verso est. Ma andiamo con ordine: l’aria polare irromperà sull’Italia fin dalla mattinata di sabato, sia dalla Valle del Rodano sia dalla Porta della Bora. Da qui la formazione di un ampio vortice depressionario sulle regioni centro-settentrionali, che porterà forti precipitazioni dapprima sulle regioni tirreniche e poi anche all’estremo Sud (tra la sera-notte di venerdì e la giornata di sabato), con neve sui rilievi appenninici centro-meridionali (della quota neve ne parleremo nella prossima analisi).

Tra la notte di sabato e la mattinata di domenica la bassa pressione colma di aria fredda dovrebbe spostarsi verso est e collocarsi tra il basso versante Adriatico e lo Ionio; da quella posizione richiamerebbe aria fredda o molto fredda dai vicini Balcani, con conseguente ulteriore crollo delle temperature, l’attivazione di sostenuta ventilazione settentrionale e l’arrivo di nevicate sull’Appennino anche a bassa quota. Per quel che concerne la distribuzione delle precipitazioni dipenderà tutto dalla posizione del vortice depressionario, per quel che riguarda invece la quantità in termini di accumulo dipenderà dalla velocità di spostamento di suddetto vortice verso levante (accumulo non solo piovoso ma anche nevoso alle quote che successivamente stabiliremo, o quanto meno quando il quadro sinottico sarà più chiaro). Per il momento ci limitiamo a confermare l’arrivo dell’aria fredda e il conseguente crollo delle temperature, il resto lo approfondiremo in sede di analisi nel corso dei prossimi giorni.