Stratwarming. Il mese di marzo 2023 vede importanti movimenti a scala sinottica sul territorio Europeo, con il grande freddo che con molta probabilità a partire dal 6/7 di marzo interesserà l’Europa centrale e non l’Italia.
STRATWARMING, INTENSO RISCALDAMENTO DELLA STRATOSFERA CAUSERA’ L’ARRIVO DEL FREDDO INTENSO SULL’EUROPA CENTRO SETTENTRIONALE. IN ITALIA TORNERANNO FORSE LE PIOGGE
In questi giorni se né è sentito parlare moltissimo in diversi lidi e soprattutto da parte degli appassionati della meteorologia, in particolare nel corso degli anni si parla tanto e forse anche in modo spropositato di questi riscaldamenti della stratosfera terrestre che in poche circostanze vogliono significare ondate di gelo per la nostra Penisola.
La credenza in parte errata di questi ultimi decenni è dovuta al fatto che si è attribuito al riscaldamento della stratosfera terrestre, il ciclo meteorologico e climatico dei nostri inverni e delle nostre stagioni senza prendere in considerazioni altri fattori climatici notevolmente più rilevanti.
Non è un caso che gli eventi di gelo estremo sulla nostra Penisola in casi rarissimi sono stati associati ad un riscaldamento della stratosfera terrestre, e in molti sicuramente avranno presenti le importanti dinamiche del dicembre 1984 che causarono gelo intenso anche in Italia.
Ogni anno si trattano questi riscaldamenti stratosferici come se dovesse riversarsi sulla nostra Penisola un evento epocale da trarre delle conseguenze mai avute in precedenza, e in molti tutt’oggi trattano la materia annualmente in attesa di questo fenomeno.
RISCALDAMENTO DELLA STRATOSFERA CON POCHI EFFETTI FREDDI PER LA NOSTRA PENISOLA: ECCO COSA E’ ACCADUTO
Un evento rilevante di riscaldamento della statosfera terrestre, al suo secondo impulso, riuscirà a trasmettere il suo segnale anche a livello troposferico, garantendo come si vede nei Global Model, un allungamento del vortice Polare nel cuore del territorio Europeo.

L’immagine del centro di calcolo europeo, mostra l’evoluzione del vortice polare troposferico in seguito all’evento di stratwarming che si è verificato e che andrà a causare questa volta delle conseguenze anche sull’Europa
Partiamo dal presupposto che in ogni annata si verifica un riscaldamento della stratosfera terrestre, che può essere classificato attraverso due modalità che vengono definite di tipo Minor o Major. Pertanto come riuscite ad immaginare non si tratta di fenomeni eccezionali.
I riscaldamenti hanno tuttavia necessità di essere contestualizzati, sia nel tempo che nello spazio, monitorando la loro effettiva locazione e i possibili effetti che possono riscuotere alle nostre quote: quelle della troposfera terrestre.
In questa circostanza dopo un primo impulso avvenuto nei giorni precedenti dall’alto, ma che non ha avuto dei riscontri alle quote troposferiche, sembrerebbe che il riscaldamento stratosferico possa portare dei cambiamenti alla circolazione meteorologica in Europa in molti settori e anche in Italia.
Si tratta tuttavia di un episodio che vedrà un effetto diluito nel tempo, e che effettivamente riuscirà a condizionare il mese di marzo e probabilmente anche della primavera.
Sostanzialmente i moti retrogradi, est-ovest, si attivano una volta che il disturbo si acuisce a tutte le quote, causando delle discese di aria fredda verso il territorio europeo.
DISPLACEMENT DEL VORTICE POLARE
E’ appurato ormai da giorni, nonostante inizialmente qualche cluster poteva vederla diversamente, che si tratterà di un displacement del Vortice Polare. Questo sta a significare che esso verrà a coricarsi tutto di un lato, come mostrato nell’immagine sopra in allegato.
In questa situazione solitamente si assiste anche ad una modifica, come specificato anche precedentemente, della dinamica meteorologica sul territorio Europeo. Gli anticicloni infatti tendono a spostarsi verso la Groenlandia, favorendo così masse di aria fredda verso l’Europa.
Il primo punto fondamentale di questa situazione è che lo sconquasso della Stratosfera, con ripercussioni a tutte le quote, può riportare la tanto attesa pioggia sull’Europa occidentale mettendo termine alla lunga siccità.
STRATWARMING E GELO NON SEMPRE SONO CORRELATI
Gli episodi di stratwarming non sempre sono correlati con episodi freddi per la nostra Penisola, tanto che la stratosfera non agisce mai sola ma lo fa con il contributo troposferico.
Le vorticità si sposteranno tutte quante in Europa, e questo favorirà una tenuta del Blocco, indotto dalle onde in Atlantico, in veloce spostamento verso la Groenlandia.

L’immagine mostra quanto descritto, con masse di aria gelida dirette in Europa ma con un blocco fugace con non permetterà al freddo di venire veicolato verso la nostra Penisola.
Tale situazione definita in questo articolo mette in evidenza che il Blocco in Atlantico, essendo con probabilità molto fugace, non permetterà all’aria fredda di scendere fin verso la nostra Penisola e agganciare la corrente umida atlantica, che avrebbe potuto realizzare i sogni dei più estremisti amanti del freddo e della neve.
Al contrario questo aggancio dovrebbe avvenire a nord della catena alpina, con il flusso umido e atlantico che andrebbe a condizionare il tempo sulla nostra Penisola.
In sintesi la massa di aria gelida che causerà freddo e neve in Europa, non riuscirà a raggiungere le nostre regioni.
Questo non significa che non potranno verificarsi delle ondulazioni, tali per cui con un po’ di fortuna si potrà assistere a discese di aria anche relativamente fredda sulla nostra Penisola con piogge e nevicate anche abbondanti in montagna e pure sulla catena alpina dove la siccità si fa sentire ormai da mesi.
Queste sono le conseguenze principali di questo stratwarming, che continueremo a seguire nei prossimi giorni e che con le azioni diluite imposte alla circolazione non è escluso che con il passare della stagione episodi particolarmente freddi per il periodo possano interessare anche il mediterraneo centrale.
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