Neve in Appennino in settimana e un forte calo delle temperature

Neve in Appennino in settimana accompagnato da un forte calo delle temperature: il mese di marzo ci lascia così con l’unico sussulto simil invernale.

NEVE IN APPENNINO, IL MESE DI MARZO E’ PRONTO A SALUTARCI CON UN SUSSULTO SIMIL INVERNALE CHE CAUSERA’ IL RITORNO DEL FREDDO E DELLA NEVE

Il mese di marzo è risultato e risulterà nel complesso al di sopra delle medie stagionali e al di sotto in termini di precipitazioni. Il terzo mese dell’anno non che uno tra i mesi che generalmente risulta molto piovoso per la nostra Penisola, in realtà non ha quasi portato nulla in termini di precipitazioni sulle nostre regioni.

L’unico e vero affondo degno di nota di questo mese che poi lascerà spazio ad aprile, avverrà nel corso della prossima settimana grazie ad un affondo di aria relativamente fredda che porterà una netta diminuzione delle temperature che durerà all’incirca 24/48 ore.

Neve in Appennino in arrivo nella prossima settimana

Neve in Appennino in arrivo nella prossima settimana, accompagnata da un netto calo delle temperature. Il centro di calcolo europeo ECMWF mostra come alla quota di 850 hpa vi saranno delle temperature molto negative per 24/48 ore. Successivamente potrebbe tornare protagonista l’alta pressione

Il centro di calcolo Europeo ECMWF risulta molto eloquente e mostra proprio quanto da noi poco fa riferito, ovvero il ritorno del freddo e della neve in Appennino grazie ad una ondulazione di una saccatura che momentaneamente interesserà anche la nostra Penisola.

QUALI SARANNO LE CONSEGUENZE IN TERMINI DI NEVE IN APPENNINO?

Non c’è da aspettarsi grandi cose, nel senso che il peggioramento sarà tutto sommato veloce come sono state quasi tutte le fasi di maltempo di questa stagione ormai terminata.
Avremo più che altro una sventagliata fredda con un peggioramento delle condizioni del tempo che muterà già dalla serata odierna, e il ritorno delle precipitazioni in particolare su Appennino Tosco Emiliano e Marchigiano, Abruzzese e Laziale.

C’è da specificare che fino alla mattinata di domani le precipitazioni risulteranno nevose solamente a partire dai 1800/2000 metri di quota, mentre nella seconda parte della giornata di lunedì e in particolare dalla tarda serata avremo l’ingresso di correnti di aria molto fredde dai quadranti nord orientali.

In questo contesto le precipitazioni potranno risultare nevose specialmente sui versanti orientali del Gran Sasso e della Majella fin sui 1000 metri di quota e localmente anche più in basso.

Parliamo di accumuli al suolo che al massimo potranno essere definiti nell’ordine dei 20/30 centimetri sui massicci orientali dell’Appennino, mentre sulle aree occidentali le condizioni saranno prevalentemente fredde con tempo instabile ma con scarsa fenomenologia.

Solo la giornata di lunedì porterà delle precipitazioni in questi settori ma con quota neve tra i 1800/2000 metri di quota e in calo dalle ore pomeridiane della giornata.

Martedì e mercoledì i valori termici saranno veramente rigidi, tanto che la colonnina di mercurio si porterà su valori prettamente invernali.

Situazione che come detto non durerà molto, perchè da giovedì l’alta pressione potrebbe riprendersi lo scenario con un netto aumento delle temperature.

Intanto però attendiamo il ritorno della neve in appennino con annesso calo delle temperature, per una fine di marzo e un inizio di aprile che potrebbero risultare meno monotoni del periodo appena terminato.

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