Torna la neve in Appennino, sarà una settimana fredda invernale

Appennino, torna la neve

Neve e freddo saranno gli ingredienti base della settimana che inizierà tra una paio di giorni. Tutto confermato, dopo alcuni giorni di incertezza da parte dei principali centri di calcolo; il nucleo d’aria gelida che dalla Russia scivolerà verso il Mediterraneo seguirà un moto retrogrado tale da portarsi direttamente sull’Italia, dopo aver attraversato tutta l’Europa centro-orientale e la parte settentrionale dei Balcani. Sarà una configurazione tipicamente invernale, che farà piombare tutta la nostra Penisola in pieno Inverno, improvvisamente. Nevicherà sull’Appennino (probabilmente sarà la nevicata più copiosa dell’intero trimestre freddo) e farà molto freddo ovunque, con forti venti da nord/nord-est e temperature in brusco crollo.

Della dinamica configurativa che porterà l’aria artica verso il cuore del Mediterraneo ne abbiamo più volte parlato in questi ultimi giorni, seguendo sostanzialmente la linea previsionale tracciata lo scorso weekend. I modelli, giorno dopo giorno, hanno confermato e limato gli ultimi dettagli di questa complessa evoluzione meteorologica, aggiustando il tiro e “piazzando” il nucleo gelido artico esattamente sul nostro Paese. Da qui ne conseguirà che i prossimi saranno giorni davvero molto freddi, ventosi, piovosi e naturalmente anche nevosi, con tante sorprese in arrivo specie sull’Appennino e sulle regioni del medio-alto versante Adriatico.

Mancando ancora tre-quattro giorni all’evento, la previsione potrebbe essere soggetta ad alcuni, ulteriori aggiustamenti, per lo più legati alla distribuzione delle precipitazioni e, ovviamente, alla loro intensità. Questo dipenderà molto anche dalla depressione che dal Nord Africa risalirà sulle nostre regioni centro-meridionali nella giornata di mercoledì, perché una sua variazione potrebbe modificare l’intero “assetto” previsionale.

neve

L’Appennino potrebbe quindi sperimentare la nevicata più consistente e persistente di tutta la stagione invernale, perché le precipitazioni inizierebbero già da martedì sui settori centrali e si estenderanno, mercoledì e giovedì, anche a gran parte di quelli settentrionali. Saranno fenomeni intensi, accompagnati da forti venti e da temperature molto basse a tutte le quote. A parte l’accumulo (di cui discuteremo più avanti, quando saranno chiari anche gli ultimi tasselli) sarà anche la quota neve uno degli aspetti più importanti, perché l’aria fredda sarà tale da spingere le nevicate fino a bassissima quota un pò in tutta la dorsale centro-settentrionale. Dovrebbe nevicare (il condizionale è ancora d’obbligo) fin sui 100-200 metri sul settore nord, intorno ai 200-400 metri sul settore centrale. Ma attenzione, perché tale configurazione è facile portare neve sui settori adriatici fin verso le aree pianeggianti e/o costiere, in particolar modo in presenza di precipitazioni intense (magari accompagnate da qualche colpo di tuono, probabile vista l’enorme energia in gioco).

Ma per i dettagli previsionali, relativi anche agli accumuli possibili, ne parleremo nei prossimi giorni.