Siamo non solo alla vigilia del Santo Natale, ma anche alla vigilia di un significativo cambiamento delle condizioni meteorologiche che riporterà la neve dell’Italia.
Difatti, la fase di tempo stabile e di clima gradevole sta per giungere al termine. Ci attende una fase prettamente invernale grazie all’arrivo di una perturbazione di origine nordatlantica. Perturbazione seguita da aria artico-marittima la quale, tra Natale e Santo Stefano, determinerà un brusco calo delle temperature.
L’irruzione di aria fredda nel Mediterraneo favorirà, inoltre, una ciclogenesi sul Tirreno che porterà su gran parte della Penisola piogge, temporali, venti forti e poi anche la neve fino a quote basse, soprattutto sull’Appennino settentrionale. Nevicate anche sull’Appennino centrale e su quello meridionale, anche se a quote più alte.
Ma veniamo al dettaglio previsionale, almeno per ciò che concerne la quota neve:
APPENNINO SETTENTRIONALE
Cumulate di neve in 24h Cumulate di neve in 24h a Santo StefanoAPPENNINO CENTRALE
Cumulate di neve in 24h Cumulate di neve in 24h Cumulate di neve in 24h Cumulate di neve in 24hAPPENNINO MERIDIONALE
Cumulate di neve in 24h Cumulate di neve in 24hDopo la parentesi invernale, tra le giornate del 27 ed il 28 dicembre avremo una tregua che risulterà piuttosto effimera. Dall’Atlantico, infatti, una vasta saccatura ricolma di aria fredda si distenderà fin verso l’Europa sudoccidentale e piloterà un’intensa perturbazione anche verso l’Italia. Con ogni probabilità tornerà la neve al nord (anche in pianura), mentre il Centro-Sud verrà ‘investito’ da impetuose correnti sudoccidentali di Libeccio e Garbino. Ne riparleremo.
Tendenza post NATALIZIAAngelo Ruggieri-Meteorologo AMPRO