Ormai ci siamo, poche ore ci separano dall’irruzione d’aria artica che ci farà nuovamente (e diremo, finalmente) ripiombare in pieno Inverno con la neve! Non sarà certo una fase fredda particolarmente cruda e duratura, ma quanto meno avrà il merito di riportare le temperature di nuovo in linea, o persino al di sotto, di quelle che sono le medie di questo periodo.
La formazione, proprio in queste ore, di un fronte nuvoloso piuttosto vasto sulle regioni centro-settentrionali è il chiaro segnale che l’aria fredda sta iniziando gradualmente ad affluire su parte della nostra Penisola, compiendo il suo processo di espansione a tutto lo Stivale entro la giornata di domani, mercoledì 5 Febbraio. Giovedì si registrerà l’apice del raffreddamento, quando la termica di -8°C a 850 hPa raggiungerà il medio versante Adriatico (ma a questo punto il tempo sarà già migliorato quasi ovunque).
Sarà proprio il versante orientale peninsulare l’area che risentirà non solo del calo termico maggiore, ma anche delle precipitazioni più frequenti, tant’è che i primi rovesci localmente a carattere temporalesco giungeranno già dal tardo pomeriggio di oggi. E attenzione all’abbassamento delle temperature, perché sarà fondamentale per determinare poi quella che sarà la quota neve lungo la dorsale appenninica. Per stabilirla bisognerà anche tener conto dell’intensità delle precipitazioni che, aspetto fondamentale, riverseranno verso il basso parte dell’aria fredda presente in quota.
La giornata di mercoledì assumerà quindi caratteristiche prettamente invernali un pò ovunque al Centro Sud; pioverà soprattutto su Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria e nord della Sicilia, in tutte queste aree con nevicate associate lungo l’Appennino fino a quote via via sempre più basse. Si partirà dagli 800-1000 metri per poi scendere rapidamente, dal tardo pomeriggio, sui 400-600 metri tra Abruzzo, sud delle Marche, Molise e Appennino campano. Nevicate che progressivamente, nel corso della successiva nottata, tenderanno poi ad esaurirsi, pur persistendo qua e là a macchia di leopardo nelle zone interne abruzzesi, fin sotto i 400 metri in taluni casi.
Per quel che concerne gli accumuli di neve, non ci distacchiamo più di tanto da quelle che erano le proiezioni iniziali; è vero, in alcune zone i fenomeni son previsti con maggior intensità, ma l’accumulo non dovrebbe poi variare più di tanto. Ci aspettiamo punte fin sui 25-30 cm nell’area della Majella e nel nord del Molise, con l’area di Capracotta ancora una volta maggiormente favorita, mentre sul resto dei settori coinvolti non si dovrebbero superare, nella fase precipitativa più intensa, gli 8-10 cm. Finalmente quindi il nostro Appennino tornerà a vestirsi col vestito che più gli dona nella stagione invernale…