A breve le cose cambieranno e la dicitura popolare di quest’ultimo periodo (“caldo anomalo”) verrà ben presto sostituita con “freddo anomalo”, siamo pronti a scommetterci. In realtà la verità è ben altra, ma quasi nessuno se ne cura di esporla al grande pubblico; l’ingresso dell’aria fredda da est, ad inizio settimana, avrà il merito (se così vogliamo chiamarlo) di riportare le temperature su uno standard pià normale per questo periodo. Veniamo infatti da una fase climatica particolarmente calda, fuori stagione, per questo percepiremo l’ormai prossimo calo termico in maniera ancor più corlposa. E’ vero, le temperature si abbasseranno anche di una decina di gradi, soffieranno forti venti da est e probabilmente in qualche zona si andrà persino sottomedia, ma in linea di massima non bisogna esaltare l’eccezionalità di questo “evento”, non ce n’è alcun motivo…
Detto questo, e senza comunque dilungarci troppo in questa disamina (ne abbiamo parlato ieri in questo editoriale dedicato), lo scopo di questo articolo è quello di individuare possibili occasioni nevose a seguito dell’irruzione fredda. In molti si staranno domandando: ma arriverà la neve? Probabilmente si, ma senza colpi di scena particolari. Mi spiego meglio; l’aria fredda farà il suo ingresso graduale a partire dalla serata di domenica sulle regioni orientali peninsulari, per accentuarsi progressivamente entro la mattinata di lunedì. Gli effetti dell’ingresso freddo si avvertiranno principalmente sui versanti adriatici, ma in generale caleranno le temperature notevolmente anche sul resto d’Italia, specie i valori minimi.
In concomitanza con l’irruzione fredda andranno a manifestarsi fenomeni di locale instabilità specie tra Marche, Abruzzo e Molise, ragion per cui in queste regioni ci attendiamo possibili nevicate sull’Appennino al di sopra dei 1500-1700 metri di quota, a seconda delle aree. Con molte probabilità nevicherà sia sul Gran Sasso sia sulla Majella, ma attualmente la seconda “godrebbe” di un’esposizione orografica favorevole anche per eventuali accumuli (sempre in quota, naturalmente, e di lieve entità). I fenomeni persisteranno poi anche martedì e diffusamente mercoledì, ma con il limite della quota neve che tenderà ad alzarsi.