Appennino, un pò di neve ad inizio settimana

Aria più fredda, nel corso dei prossimi giorni, raggiungerà la nostra Penisola in seno ad una saccatura di origine artica che punterà i vicini Balcani; il tutto a causa di un rallentamento della corrente a getto sull’Europa centrale, che favorirà una blanda spinta dell’anticiclone delle Azzorre verso nord/nord-est; una dinamica che permetterà a fredde masse d’aria di estendersi verso sud coinvolgendo maggiormente il comparto balcanico ma riuscendo, in parte, a lambire anche la nostra Penisola.

Il tempo della prossima settimana sarà dunque totalmente influenzato da queste fredde correnti orientali che manterranno il clima invernale su buona parte delle regioni italiane, ove peraltro in questi giorni stiamo registrando anche un certo sopramedia determinato dai venti meridionali.

A partire da domani, lunedì, le temperature inizieranno ad abbassarsi su tutta l’Italia e i venti si disporranno dai quadranti settentrionali, con un pò di nubi soprattutto al Nord Est e sulle regioni centro-meridionali del versante Adriatico. A dire la verità questa fase meteorologica sarà per lo più caratterizzata da un tipo di tempo tutto sommato tranquillo, con certamente maggiori annuvolamenti tra il Sud e le Adriatiche, ma con precipitazioni per lo più esigue e distribuite a macchia di leopardo, principalmente tuttavia nei settori più interni.

Sarà la giornata di martedì 12 Febbraio, in particolar modo, quella più movimentata dal punto di vista precipitativo, perché rovesci e acquazzoni interesseranno gran parte del medio-basso Adriatico, il Sud e il nord della Sicilia, ove il calo delle temperature permetterà alla neve di tornare ad imbiancare i rilievi appenninici anche a quote medie, in generale non inferiori ai 500-700 metri sull’Appennino centrale, agli 800-1000 metri su quello meridionale e in Sicilia. Ma saranno comunque fenomeni blandi, poco consistenti e soprattutto assai disorganizzati, ma che ove più ove meno, faranno la propria comparsa nel periodo compreso tra lunedì e giovedì (in quest’ultimo soprattutto all’estremo Meridione). Il tutto in un contesto climatico generalmente freddo, per correnti orientali che riporteranno le temperature al di sotto della media climatica di riferimento.