La vipera aspis (o vipera comune) è una specie a valenza ecologica relativamente ampia: essa vive infatti sia all’interno di boschi che in ambienti aperti primari e secondari, è diffusa dal livello del mare fino a 2800 m s.l.m. (nelle Alpi) ed a 2200 m s.l.m. (negli Appennini).
L’altitudine a cui vive ha un diretto impatto sul suo periodo di attività, che di norma, si estende dalla fine dell’inverno (febbraio-marzo) all’autunno. Il ciclo riproduttivo in Italia centrale e meridionale è di durata annuale e vede il suo principio con un corteggiamento che prevede combattimenti ritualizzati tra i maschi, l’accoppiamento in primavera e la nascita dei piccoli in tarda estate.
Gli esemplari giovani, solitamente, predano sauri e piccoli roditori, mentre quelli adulti si nutrono soprattutto di micromammiferi roditori, insettivori e uccelli. A sua volta, la vipera comune può essere predata da uccelli rapaci, quali il biancone e da mammiferi come il Cinghiale.
La Vipera aspis è inclusa come specie protetta nella Convenzione di Berna, ma è esclusa da molte leggi regionali sulla cosiddetta “fauna minore”. Anche se è una specie relativamente comune, risulta in rarefazione in Italia a causa soprattutto della trasformazione degli ambienti ecotonali: i pascoli, i cespuglieti e le aree aperte in generale, sono ambienti fondamentali in quanto siti di termoregolazione, di rifugio e di predazione.
Le vipere, come quasi tutti i rettili ed anfibi del resto, sono stati a lungo considerati “fauna minore”, vittime ingiuste di credenze e pregiudizi infondati. Come tutti ben sanno il morso di questa specie può essere pericoloso per l’uomo, ma in rari casi. Nonostante ciò, ancora oggi molte vipere (e tantissimi altri serpenti che vengono erroneamente scambiati per esse) vengono brutalmente uccise con la “sola colpa” di esistere.
La vipera è un animale schivo che tende ad evitare l’uomo. All’attacco preferisce di gran lunga la fuga. Se ne incontri una in escursione non temere, ma allontanati lentamente: vedrai, ognuno continuerà per la sua strada!
Nella foto tratta dalla pagina Facebook del Parco regionale Sirente-Velino, due esemplari di vipera aspis durante l’accoppiamento.