Torniamo ancora una volta sull’argomento che sta impazzando in queste settimane, cioè i fantomatici avvistamenti di Vespa mandarinia in Italia, il famigerato ‘calabrone gigante asiatico’.
Esemplare di Vespa mandarinia
È bene partire da un importante presupposto: Vespa mandarinia NON È MAI STATA SEGNALATA IN ITALIA.
Magari in futuro arriverà anche da noi, non possiamo saperlo con certezza, ma ad oggi non è mai stata osservata e i rinvenimenti più “massicci” sono perlopiù riconducibili a Vespa crabro.
Se fosse presente, sarebbe stata già documentata dagli istituti zooprofilattici o dalle agenzie ARPA, che monitorano la presenza di alloctone invasive sul suolo italiano e collaborano con gli apicoltori per casi come Vespa velutina.
D’altronde, non è certo un animale difficile da individuare e rintracciare, non stiamo parlando di yeti o big foot, ma del più grande vespide del mondo: nel nordovest USA sono stati rinvenuti di recente due esemplari con prove, senza problemi di sorta con l’identificazione.
Eppure, da circa un decennio in molti giurano di avere incontrato questa vespa in Italia, dicendo che era grandissima, che aveva la stessa livrea… ma ogni volta che viene fornita una foto (se fornita) si rivela essere una comune Vespa crabro, su cui ho scritto qualcosa qui, e la misura sovrastimata. Una cosa che fa al tempo stesso sorridere e scuotere la testa è che talvolta, per scrupolo, capita di rispondere con una foto di Vespa crabro chiedendo se per caso non fosse questo l’animale osservato, ma la controrisposta è che era diversa, che “sono sicuro ho visto bene riconosco dalla testa”, salvo poi postare proprio una foto di Vespa crabro. Pretendendo di avere ragione lo stesso.
Esemplare di Vespa crabro
Potrebbe in futuro la Vespa mandarinia essere introdotta accidentalmente in Italia, proprio come Vespa velutina? È possibile, e dobbiamo sperare non succeda, in quanto animale alloctono non integrato con i nostri ecosistemi sarebbe una potenziale minaccia per le specie autoctone e l’apicoltura. Ma se fosse già successo, gli enti preposti, che sono sempre in massima allerta per queste evenienze, se ne sarebbero già accorti.
Fonte: derebiologica.wordpress.com/