Sappiamo bene che le valanghe possono causare svariati problemi, come ci insegna anche la tragedia che ha colpito l’Hotel Rigopiano. Proprio per questo motivo, pertanto, si preferisce provocarle in maniera artificiale. Come? Attraverso la tecnica chiamata “distacco preventivo“, o programmato. In linea di massima questa tecnica (ormai diffusa in tutto il mondo, anche in Italia), consiste nel provocare volutamente il distacco della massa nevosa per far sviluppare la valanga in un determinato momento, quando non può causare particolari problemi. In questo modo si possono annullare, o comunque ridurre, i danni nelle aree a valle del pendio da cui parte la valanga stessa.
Questi distacchi, solitamente, vengono provocati attraverso l’ausilio di esplosivi piazzati a mano oppure lanciati dagli elicotteri, mentre in in Italia si preferisce utilizzare tecniche più raffinate, basate molto spesso sull’esploditore elitrasportato Daisybell o su altri tipi di esploditori fissi, soprattutto perché le norme sul trasporto degli esplosivi sono molto, molto restrittive. L’utilizzo della Daisybell è molto frequente, da qualche anno, soprattutto in Trentino, ma in passato venne utilizzato anche in Abruzzo nelle aree di Scanno, nell’Alta Valle del Sagittario e ad Anversa degli Abruzzi, nel 2012.
Nel video sottostante la tecnica del distacco preventivo sull’Ajax Peak, in Colorado.