Wow Ukraine Warrions of Wildlife è riuscita a liberare l’ orsa Masha
L’ orsa Masha, finalmente dopo anni e anni di torture, è stata salvata da un circo ucraino da Wow Ukraine Warrions of Wildlife ed è stata trasferita al Santuario Libeararty in Romania.
Si era temuto per sorte di orsa Masha nel corso delle settimane precedenti a causa dell’attuale situazione tra Russia e Ucraina, quando il suo trasferimento subiva continui ritardi.
Ma ora orsa Masha è salva, come si carpisce dal racconto di Lionel De Lange sul proprio profilo Facebook: “Ora sono seduto all’aeroporto OR Tambo in attesa del mio volo stasera alle 23.55 per Bucarest, in Romania, dove prenderò un furgone e mi dirigerò in Ucraina. Viaggerò a nord su strada per raccogliere orsa Masha, poi farò inversione e la porterò al santuario di Libearty Bear in Romania, dove trascorrerà il resto della sua vita e dove sarà assistita dallo staff professionale dell’AMP Libearty – Bear Sanctuary. Non andrò in Ucraina a mani vuote poiché prenderò aiuti sotto forma di cibo per animali domestici, cibo per umani, vestiti, coperte, forniture mediche e/o qualsiasi cosa su cui possiamo mettere le mani. Non abbiamo mai abbandonato Masha e ci siamo assicurati che fosse al sicuro e curata prima che io lasciassi l’Ucraina un paio di settimane fa. La prossima volta, ossia questa settimana, Masha sarà nella sua nuova casa per sempre in Romania. Questo doveva essere un semplice trasferimento, ma si è trasformato in una missione di salvataggio urgente a causa dell’invasione della Russia e dello scoppio della guerra“.
Durante il viaggio, orsa Masha è stata ovviamente sedata e addormentata sotto la supervisione del veterinario, e poi sistemata nella gabbia caricata nel retro del furgone per il viaggio: a salutarla il team di Warriors of Wildlife che si è preso cura di lei negli ultimi 4 anni, e che l’ha guardata intraprendere l’ultimo viaggio verso una casa finalmente sicura, un luogo considerato da molti esperti come uno dei migliori santuario dedicati all’orso al mondo che si estende su un’area di 69 ettari di foresta, ruscelli e stagni nel territorio di Zarnesti: “È il suo ultimo viaggio in auto, finalmente, e siamo contentissimi ed emozionati: chiunque voglia aiutare lei e altri animali in difficoltà può farlo qui”, ha concluso De Lange.
A inizio marzo alcune associazioni, tra cui SaveWild Foundation e Bear Sanctuary, sono riuscite a portare via tigri, leoni e caracal da altre strutture ucraine e, dopo un’odissea durata sei giorni e otto ore al freddo prima di superare il confine, sono arrivati sani e salvi, anche se affamati, allo zoo Poznan in Polonia. Il rischio più grande per i predatori è che sarebbero potuti morire di fame in Ucraina, non essendoci abbastanza carne per nutrirli.