Uccisone orsa Amarena, la perizia: era su quattro zampe e non in atteggiamento aggressivo

Uccisione orsa Amarena, i primi risultati della perizia spiegano come l’orsa non fosse assolutamente in atteggiamento aggressivo.

UCCISIONE ORSA AMARENA, LA PERIZIA CONFERMA CHE IL PLANTIGRADO NON ERA IN PIEDI E NON AVEVA ASSUNTO ATTEGGIAMENTO AGGRESSIVO

Continua a tenere banco la polemica inerente all’uccisione di Amarena, l’orsa che è stata sparata e uccisa in data 31 agosto da un allevatore di San Sebastiano dei Marsi.

Subito dopo l’accaduto lo stesso allevatore aveva dichiarato di avere sparato per paura, e con un colpo di fucile ha steso a terra l’animale.

I guardiaparco giunti sul posto, poco dopo l’accaduto, hanno descritto come il plantigrado fosse sofferente e come in un primo momento aveva provato anche a rialzarsi per tentare di raggiungere i suoi piccoli che erano rimasti li vicino in attesa della loro mamma.

Giunti in centinaia sul posto, una volta che si è sparsa la voce, i cuccioli sono fuggiti e da allora sono indipendenti nelle aree nei pressi del confine del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. I tecnici del Parco hanno fatto sapere che le loro condizioni sono buone, e che vengono monitorati costantemente.

LA PERIZIA: AMARENA FREDDATA CON UN COLPO DI CARABINA 7.62 CON UN PROIETTILE CALIBRO 12

Dall’esame necrologico autoptico è stato stabilito che all’orsa è stato esploso un solo colpo nelle vicinanze della spalla e capace di perforargli il polmone.

Da quanto stabilito sembra che il plantigrado non rappresentasse alcun pericolo.

Anche la perizia da parte del perito balistico, Paride Minervini, ha confermato che l’animale è stato ucciso con un colpo di carabina 7.62, con un proiettile calibro 12.

Il proiettile era stato individuato dalle lastre fatte sull’esemplare nella clinica dell’università e poi estratto durante l’esame autoptico all’Istituto Zooprofilattico di Teramo.

Nei prossimi 90 giorni Minervini depositerà la perizia che stabilirà la traiettoria e la distanza del proiettile che ha colpito l’orsa.

Uccisione orsa Amarena, l'orsa non era aggressiva. Sparata con un colpo di carabina

Uccisione orsa Amarena, l’orsa non era aggressiva. Sparata con un colpo di carabina FOTO VALERIO MINATO

APPRENSIONE PER I CUCCIOLI

I cuccioli dell’orsa sono stati individuati pochi giorni fa nei pressi del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, così come riferito dal Parco d’Abruzzo dove i tecnici avrebbero trovato al suolo gli escrementi dei piccoli e rimasugli nelle feci di frutta.

C’è chi però non è d’accordo con quanto sta facendo il Parco Nazionale per tutelare i piccoli, tanto che si ritiene che le forze messe in atto siano poche inconcludenti.

Pochi giorni fa lo zoologo Paolo Forconi, con un suo post su Facebook ha creato un serio e feroce dibbattito:

Gli ORSETTI di AMARENA, la verità e la caccia.
Il 4 settembre il Parco ha dichiarato che gli orsetti di Amarena erano dentro Parco, invece erano in un paese poco fuori il confine del Parco.
Nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera riportano anche l’indirizzo in cui si trovavano e si trattava sempre di un paese fuori parco.
Anche il video dei 2 orsetti dell’8 settembre è poco fuori il confine del parco, non dentro, come dichiarato dal Parco.
Fino a pochi giorni fa gli orsetti erano sempre nei pressi dello stesso paese, fuori Parco.
Dal 14 settembre è aperta la caccia a merlo, ghiandaia, gazza e cornacchia grigia, anche nella Zona di Protezione Esterna del Parco d’Abruzzo, oltre all’addestramento cani. Ma in quella zona non è stata posta alcuna protezione per gli orsetti, né il Parco ha emanato alcuna raccomandazione ai cacciatori.
Nel post del 13 settembre, riguardo i 2 orsetti, il parco dichiara: “…lasciando che i cicli e i processi naturali facciano il loro corso…”. Come se l’uccisione di un’orsa sia un processo naturale… Ma al Parco d’Abruzzo cosa hanno nel cervello?
I 2 orsetti sono rimasti orfani a causa dell’uomo. Dovevano essere guidati ed accuditi dalla madre per altri 9 mesi. Il Parco, invece, dichiara che devono farcela da soli, in un periodo di scarsità di frutti selvatici. Che non si devono aiutare.
Il Parco dichiara anche che sono dentro parco, invece sono fuori parco.
Il Parco sta fornendo cibo naturale agli orsetti o li lascerà morire da soli, come ha lasciato morire l’orsetta Morena nel 2016?
Come si fa a fidarsi delle informazioni del Parco d’Abruzzo?
Il Parco sbaglia la gestione degli orsi nei paesi, sbaglia la gestione degli orsetti di Amarena e sbaglia la comunicazione sugli orsi. Ora hanno bloccato i commenti su facebook e cancellano quelli scomodi, come i miei…
Quello che posso fare io è raccomandare a tutti i cacciatori di non andare nella zona di Aschi e Sperone.
La risposta ufficiale da parte del Parco ancora non è arrivata, ma si presume nei prossimi giorni possano esserci degli aggiornamenti inerenti a questa triste vicenda.
Intanto si attende la perizia finale inerente all’ uccisione orsa Amarena .

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