Tutti tennisti: oltre 3mila tessere federali per aggirare le restrizioni anti-Covid

Italiani popolo di tennisti? A quanto pare…sì, o almeno in tempo di Covid. Da quanto emergerebbe nelle ultime settimane, soprattutto nelle Regioni in zona rossa ed in particolare in Lombardia, pare che si sia assistito ad una vera e propria corsa al tesseramento. Dai più giovani ai più attempati, a migliaia, si sono dati al tennis. D’altronde con una racchetta in mano e una tessera in tasca, si può fare tutto: giocare, allenarsi, persino spostarsi liberamente, aggirando i divieti.

Come si dice? Fatta la legge, trovato l’inganno. Per carità, nessuno ha violato le regole, diciamo che le persone hanno semplicemente approfittato delle maglie larghe di una normativa che non fa chiarezza.

Il Governo, infatti, a novembre aveva autorizzato gli eventi di “interesse nazionale”, qualifica però molto vaga. Specie in una disciplina come il tennis, a carattere individuale, dove tanti tornei sono “open” e possono ricevere potenzialmente iscrizioni da ogni parte del Paese. E così, da quando è scattato il Dpcm del 3 novembre, molti si sono si sono scoperti tutti tennisti agonisti. Con la tessera agonistica (costo di circa 30 euro) e una visita di idoneità (altri 70-80 euro) era possibile diventare eleggibili per uno dei tanti tornei “nazionali” ancora aperti (ce n’erano oltre 300 in tutta Italia). Insomma, bastava sborsare un centinaio di euro per poter giocare e allenarsi liberamente, privilegio che non ha prezzo in tempi di pandemia.

Ora a dicembre il quadro è parzialmente mutato. Il nuovo Dpcm ha introdotto la qualifica di evento di “preminente interesse nazionale”, interpretata come una restrizione dalla maggior parte delle Federazioni. Infatti i calendari sono stati drasticamente tagliati, anche nel tennis si è passati da oltre 350 tornei a meno di un centinaio. L’attenzione si è spostata sugli enti di promozione sportiva, che stanno autorizzando tanti, forse troppi eventi, non tutti davvero di rilievo. Da qualche giorno poi diverse Regioni sono tornate in zona gialla. Ma con le nuove restrizioni di Natale alle porte e l’inverno ancora lungo, quella tessera potrà tornare comoda.

Fonte: ilfattoquotidiano.it