È arrivato il topino, lontano dai centri abitati

Topino – rondine riparia (Riparia riparia)
Più difficili da osservare rispetto alle rondini, gli stormi di Topini sono visibili quando si radunano sui cavi e sui rami degli alberi. È praticamente impossibile vederlo volare nei centri abitati poiché non si è adattato a fare il nido in ambienti antropizzati, sotto i tetti delle case o nei fienili, come fa l’Hirundo rustica o il Delichon urbicum.
Un topino mentre sfama i piccoli. Foto di Stefan Wassmer

Il Topino predilige infatti l’aperta campagna e in particolare le aree vicine ai corsi d’acqua naturali. Raggiunge in volo un’altezza di 750 m. In Eurasia si può osservare nella stagione di cova (resta nel nido da maggio fino a settembre) ed essendo un uccello migratore comincia a svernare ad agosto, spostandosi in Africa centrale, Africa nordoccidentale o Sudamerica. Poiché la sua zona di migrazione per la covata è sempre più ricca di insediamenti e di industrializzazioni sta diventando sempre più frequentemente un uccello di passaggio e presente solo a macchia di leopardo, soprattutto in Europa centrale.

Il topino predilige ambienti quali stagni, fiumi, cave di sabbia o di pietrisco. Beve e fa il bagno in volo. Hanno bisogno di rive ripide viscose o sabbiose.

Lungo non più di 13 centimetri, il Topino è la specie più minuta tra le rondini, pesa solo 15 grammi e ha un’apertura alare di 26 centimetri. Bruno sul dorso e in tutta la parte superiore del corpo, è invece chiaro, quasi bianco, in quella inferiore, con sfumature più scure tendenti al castano e al grigio. Per distinguere i topini dalle altre rondini è sufficiente osservare il collare marrone, posto tra la gola e il petto, e la biforcazione appena accennata della coda, diversa da quella pronunciata della Rondine. Le zampe sono piuttosto corte in rapporto al corpo e sono di colore nero così come il becco, che è particolarmente aguzzo e appiattito.

Topino

Piccoli di Topino attendono l’arrivo della mamma. Foto di Stefan Wassmer

In Italia i topini si fermano per la stagione di cova, principalmente nelle regioni settentrionali e nella fascia costiera del medio Adriatico, mentre sono rari al Centro e quasi assenti al Sud. Utilizzano invece le isole come luoghi di sosta nel corso delle migrazioni. Nelle aree di maggiore concentrazione è possibile osservarli mentre si cibano in volo, prendendo con il becco insetti, mentre sfiorano il terreno o volteggiano a pelo dell’acqua. Notevole la velocità di volo, che può raggiungere i 50 km orari, con repentini cambi di direzione per inseguire le prede.