Terremoto Molise, 4.6 la Magnitudo
Terremoto Molise. Una scossa di terremoto di magnitudo 4,6 – dunque piuttosto forte – ha colpito stanotte il Molise, per la precisione alle 23.53. Ma è stata avvertita in un’area molto vasta che va da Pescara a Napoli, fino in Puglia verso sud.
L’epicentro è stato localizzato a due chilometri da Montagano, in provincia di Campobasso. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia calcola una profondità di 23 chilometri: l’alta profondità potrebbe avere diffuso su una zona molto grande l’energia liberata dalla scossa, al contempo evitando danni gravi alle costruzioni.
L’evento della notte scorsa è avvenuto in un’area caratterizzata da una sismicità frequente con diverse sequenze sismiche avvenute nel 2002, 2013, 2016 e nel 2018. A nord-est dell’area interessata dal terremoto di questa notte, c’è la sequenza del 2002 iniziata con gli eventi del 31 ottobre e 1 novembre. Negli ultimi 7 giorni l’area interessata dal terremoto del 2002, tra Ripabottoni e Sant’Elia Appianisi, ha avuto 16 eventi, tutti di magnitudo inferiore a 3.0, tranne quello che è stato localizzato il 28 marzo alle ore 02:20 italiane di magnitudo 3.1.
Più a nord c’è la sequenza del 2018 con evento più forte di magnitudo 5.1. A sud, a poca distanza dall’area epicentrale di questa sera, è presente una sequenza sismica avvenuta a gennaio 2016, il cui evento principale ha avuto magnitudo pari Mw 4.3.
“Dalle prime verifiche effettuate, l’evento risulta avvertito dalla popolazione, ma non sono al momento stati segnalati danni a persone o cose”, fa sapere la Protezione civile, che aggiunge: “La Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della Protezione civile”.
Terremoto Molise, non una novità
Il Terremoto Molise non deve sorprendere più di tanto. Il Molise è una regione italiana situata nella parte meridionale del paese, e come molte altre zone d’Italia, è soggetta alla attività sismica. Nel corso degli anni, la regione ha subito diversi terremoti di intensità variabile.
Uno dei più gravi terremoti che ha colpito il Molise si è verificato il 31 ottobre 2002, quando una scossa di magnitudo 5.7 ha causato la morte di 28 persone e ingenti danni materiali, soprattutto nelle province di Campobasso e Isernia.
Inoltre, nel 2018 si sono verificati due terremoti di magnitudo 4.7 e 4.6 rispettivamente, che hanno causato danni limitati ma comunque una certa preoccupazione tra la popolazione.
In generale, il Molise, come molte altre zone d’Italia, è una regione soggetta all’attività sismica e le autorità locali hanno messo in atto diversi piani di emergenza per far fronte alle eventuali catastrofi naturali.
L’Italia, inoltre, è situata in una zona di elevato rischio sismico a causa della sua posizione geografica, essendo situata in una zona di convergenza tra la placca africana, quella euroasiatica e quella adriatica.
Questo significa che il nostro Paese è soggetto a frequenti terremoti, alcuni dei quali possono essere molto distruttivi. Il rischio sismico in Italia varia in base alla regione. Ad esempio, le regioni più a rischio sono l’Appennino centrale, la Calabria e la Sicilia, mentre le zone meno a rischio sono quelle della pianura padana.
Il governo italiano ha adottato una serie di misure per ridurre il rischio sismico nel paese, tra cui la mappatura delle zone a rischio, la costruzione di edifici antisismici e la promozione di misure di prevenzione e di educazione alla sicurezza sismica.

L’epicentro è stato localizzato a due chilometri da Montagano, in provincia di Campobasso. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia calcola una profondità di 23 chilometri
Tuttavia, è importante che la popolazione italiana sia consapevole del rischio sismico e sappia come comportarsi in caso di terremoto. Alcune precauzioni semplici ma efficaci includono la messa in sicurezza degli oggetti in casa, la scelta di luoghi sicuri dove ripararsi durante un terremoto e la partecipazione a esercitazioni di evacuazione.
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