Rifugio Duca degli Abruzzi congelato dopo la tempesta di neve.
Pochi sono coloro che, armati di grande coraggio, riescono a raggiungerlo d’inverno. Con le gelide temperature questo rifugio capita che si ghiacci completamente. Chi ha avuto la fortuna di vederlo ne è rimasto estasiato: uno di questi è senza dubbio Andrea Basciano il quale, dopo l’escursione, ci ha regalato queste immagini sensazionali.
Di proprietà del C.A.I. (Club Alpino Italiano) di Roma, il Duca degli Abruzzi si trova a 2.388 metri di altitudine, in cima alla Cresta del Monte Portella, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, al ridosso del Corno Grande e delle principali vette del massiccio.
Lo si può raggiungere solamente a piedi. Dalla località sciistica di Campo Imperatore, in provincia dell’Aquila, ci si impiega 40 minuti, da Prati di Tivo (TE) si deve camminare per quattro ore.
“Non offre grandi comodità”, scrivono sul sito ufficiale, “ma è un luogo dove escursionisti, alpinisti e amanti della montagna potranno trovare ristoro e pernottare immersi nello splendido ambiente naturale che lo circonda”.
Il rifugio fu costruito nel 1908 ma nel 2007 è stato completamente ristrutturato. Ha il riscaldamento, l’energia elettrica e l’acqua (non potabile) utilizzata per la cucina e i servizi, ma non per farsi la doccia. C’è persino il Wi-Fi gratuito.
Il bello è dormirci dentro. Al piano superiore ci sono le camerate da nove o 15 posti letto. Ma non è tanto il comfort del rifugio, visto che è il classico rifugio di montagna, tanto che si consiglia di portare il proprio sacco a pelo, ma è il fatto di trovarsi solati in questo luogo d’incanto che rende l’esperienza unica.
Per raggiungerlo si dovrà percorrere un breve itinerario su un sentiero a tornanti che sale da Campo Imperatore, uno dei più frequentati dell’Appennino. Chi non è abituato a camminare lo troverà più lungo di quel che può sembrare prima della partenza. Si segue il viottolo che passa accanto al Giardino Botanico e all’Osservatorio e prosegue verso il ben visibile rifugio. Al primo bivio si lascia a destra il sentiero per la Sella di Monte Aquila e il Corno Grande e si continua a tornanti (segnavia 100) per un pendio sassoso abbastanza ripido. Delle svolte e un tratto in obliquo verso sinistra portano direttamente allo storico rifugio Duca degli Abruzzi.
Fonte testo: siviaggia.it