Tagliacozzo, l’antica capitale della Marsica

Prosegue il viaggio di Neve Appennino alla scoperta dei tantissimi, affascinanti borghi che popolano il nostro Appennino. Parliamo oggi di una delle località sicuramente più conosciute di tutto l’Abruzzo e che ogni anno richiama a se un numero particolarmente elevato di turisti e visitatori. Stiamo parlando di Tagliacozzo, l’antica capitale della Marsica situata sulle pendici settentrionali dei Monti Simbruini, non lontano dal confine tra Lazio e Abruzzo. Anche questa località, così come molte altre di cui già abbiamo trattato, è entrata da diverso tempo a far parte dei Borghi più belli d’Italia, essendo un centro ricco di storia e di attività culturali particolarmente interessanti. La storia di Tagliacozzo presenta una particolarità molto affascinante; è infatti legata a due stemmi appartenenti a due famiglie particolarmente antiche: gli Orsini (rappresentati dallo scudo con la rosa) e i Colonna (la sirena bicaudata).

Tagliacozzo

I due contendenti hanno lasciato sul posto gli emblemi del loro potere e i segni della loro distinzione. Così, nel borgo antico si passeggia tra viuzze dove ogni abitazione, ogni apertura, è sormontata da un frontone, come simbolo caratteristico di un passato glorioso. Particolarmente interessante è la zona immediatamente successiva all’arco romano, superato il quale si arriva a Piazza Obelisco, una delle più belle e antiche di tutto l’Abruzzo. Molto bello da visitare è sicuramente il Teatro Valia, un ex convento benedettino adibito a teatro nell’anno 1686 (pensate, può ospitare addirittura 200 persone). Vera e propria perla del panorama artistico di Tagliacozzo è senza dubbio il Palazzo Ducale, risalente alla prima metà del XiV secolo. La chiesa più antica che raccoglie al suo interno testimonianze storiche e memorie antiche è quella dei Santi Cosma e Damiano, risalente all’VIII secolo e caratterizzata da uno stile puramente romanico. Per oltre un secolo e mezzo, dal 1230 al 1380, conservò il diritto di seppellirvi i defunti.

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Molto caratteristici sono la facciata con il portale e il rosone, il campanile, l’altare centrale, mentre su tutti spiccano gli affascinanti e originali dipinti. Tra le particolarità più suggestive di questo antichissimo borgo possiamo sicuramente citare il vento tipico che soffia in questa zona; chi si trovasse a passeggiare nella storica piazza dell’Obelisco, anche in una tipica serata estiva, potrà avvertire intorno alle ore 22 un venticello particolarmente fresco e insistente dal quale è opportuno (e anche consigliato!) ripararsi immediatamente. Si tratta di un vento chiamato “Uscetta“, un caratteristico flusso d’aria che attraversa intorno a quell’ora la fenditura di una roccia che da anche il nome al Paese, come a ricordare che si tratta sempre e comunque di una zona montuosa al di sopra dei 700 metri di quota.

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