La cicogna nera, da sempre, viene considerata una specie a rischio estinzione soprattutto per la scarsa attività riproduttiva; per la prima volta, nel 2016, ne è stata accertata la presenza all’interno del Parco Nazionale della Sila, un esemplare adulto costantemente monitorato grazie a Gianluca Congi, che da sempre osserva gli uccelli sull’altopiano silano. L’esemplare (seppur schivo) è stato più volte fotografato e ripreso sia nel periodo invernale 2017/2018, sia agli inizi del 2017 stesso; quest’anno, per la terza stagione consecutiva, la cicogna nera ha svernato a oltre 1300 metri di quota, ma all’esemplare adulto se ne è aggiunto un altro più giovane e insieme hanno svernato nel cuore della Sila e sull’Appennino calabro!
La Cicogna nera, in Italia, è un uccello particolarmente raro da osservare e le ultime segnalazioni ne davano la presenza soprattutto in Piemonte, Emilia Romagna e, appunto, Calabria; bisogna tuttavia aggiungere che i casi di svernamento nel nostro Paese negli ultimi decenni sono sicuramente aumentati, pur restando eventi rari e sempre di grande fascino per la bellezza dell’animale; in questo periodo, dai dati in possesso, quella della Sila è la quota più elevata per lo svernamento della Cicogna nera in Italia.