SOS serpenti
Con l’arrivo della bella stagione, chi vive poco lontano dal centro abitato, può imbattersi in una situazione del genere. Il primo istinto è quello di prendere una scopa o un bastone per cacciare via il serpente. Niente di più sbagliato.

Il serpente non si comporta in maniera aggressiva a meno che non si senta minacciato. Cercando quindi di non entrare nel panico più totale, usiamo la testa. Prima regola: non avviciniamoci troppo e teniamo lontani bambini e animali domestici. Seconda regola: non scappiamo via, ma osserviamolo da lontano.
Siamo in grado di riconoscerlo? Di sapere se è velenoso o meno? Probabilmente chi vive in campagna o fuori dai centri abitati sa quali sono le specie pericolose, nel caso meglio avere una guida o un manuale di fauna selvatica della zona in cui si vive.
I serpenti (o ofidi) sono animali, protetti dalla legge, da sempre oggetto di paure e pregiudizi. Sono animali molto utili per l’equilibrio degli ambienti naturali e agricoli poiché, nutrendosi di topi, arvicole ed altri piccoli mammiferi, contribuiscono a contenere le loro popolazioni. Purtroppo, però, ogni anno, molti di loro vengono uccisi perché ingiustamente ritenuti pericolosi per l’uomo.

Il Parco Nazionale della Maiella sta lavorando per limitare tutto ciò, migliorandone la conoscenza affinché vengano maggiormente rispettati e tutelati. Ma anche tu puoi fare qualcosa: ogni volta che ne avvisti uno in un ambiente che non sia quello naturale, chiama subito il numero verde gratuito 800.77.13.13 e verremo in tuo soccorso catturando il serpente per riportarlo nel suo habitat … aiutaci anche con il passa parola e/o divulgando l’iniziativa.