Una scultura in pietra in ricordo delle vittime di Rigopiano

E’ stata inaugurata nella giornata di sabato, a Chieti, una scultrua in pietra della Majella in ricordo delle 29 vittime di Rigopiano. Due mani che sostengono una targa; l’opera è stata collocata nel quartiere “Sacro Cuore” di Chieti, ove era nato e cresciuto Dino Di Michelangelo, rimasto sotto le macerie dell’hotel insieme alla moglie, Marina Serraiocco. Il figlio della coppia è invece uno dei superstiti.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo finanziario degli imprenditori di Chieti Manuel Carlo Pantalone e Paolo De Cesare, ed è stata presentata in conferenza stampa con la presenza, tra gli latri, del fratello di Dino, Alessandro, anch’egli poliziotto, Francesco Di Michelangelo, nipote di Dino e rappresentante del Comitato vittime di Rigopiano, e gli ideatori dell’opera, Alessandro Ghionni e Mariaelena Carulli.

Due mani costruite in pietra che sostengono una targa. Fonte ansa