Monte Bianco, troppi alpinisti sprovveduti hanno messo in pericolo i soccorritori e richiedono di continuo l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico.
SCALARE IL MONTE BIANCO AVRA’ UN COSTO DI 15 MILA EURO, 5 MILA SONO PER UNA EVENTUALE SEPOLTURA
Scalare il Monte Bianco non è assolutamente una cosa semplice, soprattutto non è una passeggiata per tutti; così che il Sindaco di Saint-Gervais, sulla salita del versante Francese ha deciso di emettere un’ordinanza che vedrà la montagna a pagamento nel caso in cui gli alpinisti decidessero di scalarla.
Tale decisione è giunta a causa dei numerosissimi incidenti che quotidianamente si verificano, e che richiedono il costante intervento dei soccorritori del Soccorso Alpino e Speleologico. Soccorsi che non sono certamente gratuiti, ma che gravano nelle tasche dei cittadini francesi.

Monte Bianco, quindici mila euro per salire in montagna. Foto di Archivio
Per questo motivo il sindaco di Saint Gervais, ha dichiarato che è inaccettabile che a pagare i contributi dei soccorritori siano i cittadini responsabili francesi.
Per questo motivo l’ordinanza prevede, nel caso ci fossero alpinisti intenti alla scalata del Monte Bianco, una cauzione di euro 10 mila per la scalata più altri 5 mila per una eventuale sepoltura dovuta all’incidente.
Delle spese proibitive volte a scoraggiare gli escursionisti e gli alpinisti, che in questo periodo in cui i cambiamenti climatici sembrerebbero mostrare la loro evidenza più cruda rischiano quotidianamente la vita senza esitare.
È inaccettabile che sia il contribuente francese a pagare questi costi” ha tuonato il Sindaco Francese.
La decisione è stata presa anche in base al fatto che sulla via normale che conduce al Rifugio Gouter, a causa della grande siccità che sta condizionando il territorio Europeo, continuano a verificarsi c0on una certa frequenza delle frane anche piuttosto corpose che mettono a rischio la vita delle persone.
Provvedimenti simili, ma senza pagamenti eccezionali come questo, sono stati presi anche in altre aree montane come ad esempio sul Cervino dove sono state vietate determinate passeggiate o escursioni dallo scorso 20 di luglio.
Intanto la siccità prosegue ed è destinata soltanto ad aggravarsi nei prossimi giorni e nei prossimi mesi, nella attesa e nella speranza che il trimestre autunnale possa riportare le piogge che fino ad oggi sono mancate sia in Italia che in generale in tutto il territorio Europeo.
I vari centri di calcolo deterministici, meteorologici, hanno elaborato dei possibili scenari per il medio e il lungo termine che vedono in prospettiva anche la possibilità di aere una stagione autunnale più secca della media.
Nel caso, speriamo di no, tale scenario potesse effettivamente verificarsi, potremmo andare incontro ad una situazione ancora più grave di quella attuale.
Sempre secondo le stime del Centro di Calcolo Europeo ECMWF, questa estate alla fine del suo trimestre estivo potrebbe risultare più calda di quella del famigerato 2003.
Si attendono anomalie nell’ordine dei +2/+3°C rispetto a quelle che dovrebbero essere le medie stagionali del periodo.
Intanto nelle prossime ore seguiranno aggiornamenti inerenti alla situazione del Monte Bianco e all’ordinanza che vede gli impedimenti elencati precedentemente per gli escursionisti e gli alpinisti sulla montagna