Sono centinaia i rondoni, le rondini e gli stornelli che, in particolare nei centri storici cadono dai nidi. Il problema sarebbe determinato dal caldo che surriscalda le tegole con temperature insopportabili per i piccoli volatili.
Solo a Ragusa negli ultimi giorni in cui le temperature hanno superato i 40 gradi, un nucleo di volontari ne ha accolti circa 450 in un magazzino fresco, ma arrivano continuamente richieste di aiuto da ogni parte della Sicilia.
Sono centinaia i rondoni, le rondini e gli stornelli che, in particolare nei centri storici cadono dai nidi. Il problema sarebbe determinato dal caldo che surriscalda le tegole con temperature insopportabili per i piccoli volatili
Anche a Foggia e provincia ‘piovono’ rondoni e rondini. Decine di segnalazioni da ogni quartiere della città di uccelli morti e feriti.
A lanciare l’allarme, ieri, era stata la Lipu Capitanata: “In questi giorni sono di scena le drammatiche conseguenze della ondata di calore prossima ai 40°. Noi umani ci rifugiano come possibile ma gli animali selvatici non hanno scampo, soprattutto i più giovani nei nidi che soffrono e muoiono a frotte. Un esempio sono i Rondoni (comuni e pallidi) che abitano le nostre città: piovono rondoni. Stiamo facendo da parafulmine a innumerevoli richieste di cittadini, dalla mattina alla sera per un primo soccorso. Solo oggi, solo a Foggia e solo quelli presi in carico. Ieri era lo stesso e domani sarà uguale”.
Se doveste trovare un rondone, nell’attesa del ricovero, lo si può adagiare in un contenitore di cartone, areato e buio per tranquillizzare l’uccello, sono sconsigliate le gabbiette nelle quali il rondone, insofferente alla cattività, potrebbe ferirsi.
Nel caso il ricovero non sia immediato è possibile nutrire il rondone con piccole palline di carne macinata cruda di manzo, camole del miele e camole della farina. L’acqua può essergli somministrata da un contagocce o attraverso una siringa senza ago o anche con la punta del dito, lasciando cadere una goccia alla volta sulle narici.
Alcuni dei rondoni salvati dai volontari