Commissario Legnini: vicinissimi a ricostruzione centro storico Amatrice

Amatrice. Nel 2020 la ricostruzione del Centro Italia dopo i terremoti del 2016-17 ha avuto una forte accelerazione, nonostante la pandemia, che ha imposto anche un blocco temporaneo dei cantieri, e alla decisiva evoluzione della normativa e delle procedure, che ha richiesto agli uffici e ai professionisti un adattamento.

Amatrice

Il centro storico di Amatrice poco dopo il sisma del 2016. Foto di Emanuele Valeri

Le domande dei contributi pubblici per la riparazione dei danni alle abitazioni private e alle attività produttive, secondo il Rapporto 2020 sulla ricostruzione appena pubblicato dal Commissario Straordinario, Giovanni Legnini, sono cresciute del 62%, da 12 a quasi 20 mila, per un importo complessivo richiesto di 5,6 miliardi di euro. Le istanze approvate, anch’esse cresciute del 62%, sono passate da 4.200 a quasi 7 mila, con la concessione di contributi per 1,62 miliardi di euro. Le somme effettivamente erogate sulla base dello stato di avanzamento dei lavori nei cantieri hanno segnato un progresso ancora più accentuato, e sono più che raddoppiate rispetto a fine 2019, passando da 303 a 709 milioni di euro. L’andamento positivo è confermato nei primi due mesi del 2021, con i contributi erogati per 88 milioni di euro. Decisive, per l’accelerazione, sono state l’Ordinanza 100, che ha rivoluzionato le procedure ed accorciato drasticamente i tempi di concessione dei contributi, e la 107, che di fatto sbloccato la ricostruzione dei comuni più colpiti, introducendo i Programmi Straordinari, che sono in corso di adozione in una trentina di comuni del cratere.

Legnini ha tracciato un ampio quadro della situazione, andando da Amatrice a Camerino, passando per Norcia, Arquata del Tronto e Castelluccio, tanto per citare alcune delle città e dei borghi simbolo della distruzione. Non si è sbilanciato su quanti anni serviranno per ricostruire tutto, ma rispondendo alle domande dei giornalisti e ai video messaggi dei cittadini, Legnini ha indicato la traiettoria da seguire per la rinascita dell’Appennino ferito, sottolineando che il programma riguarda entrambi i crateri sismici e cioè quello del 2016 e quello del 2009 dell’Aquila.

Amatrice

Vigili del fuoco ad Amatrice dopo il sisma del 2016. Foto di Emanuele Valeri

Si registrano progressi anche sul fronte delle opere pubbliche, la cui realizzazione, finora sostanzialmente bloccata, viene favorita dal pacchetto di semplificazioni introdotto dal governo, che contempla anche poteri straordinari per il Commissario. Le stazioni appaltanti delle 1.288 opere pubbliche contenute nel nuovo elenco unico, finanziato con 1,8 miliardi, hanno appena provveduto a trasmettere al Commissario il cronoprogramma dei lavori, in base ai quali si prevede l’avvio entro il 2021 di 624 nuovi cantieri. Nel 2020 la spesa per le opere pubbliche è stata di 60 milioni di euro, con un incremento del 32% sull’anno precedente.

Il Rapporto 2020 fa il punto sull’andamento della ricostruzione pubblica e privata, per la prima volta anche in relazione ai danni stimati per ciascuno dei 138 comuni del cratere sisma 2016, e contiene specifici approfondimenti sulla situazione del personale addetto alla ricostruzione, sui nuovi presidi di legalità ed i controlli ANAC, sul Recovery Fund per le ricostruzioni, sugli studi attualmente in corso delle faglie e dei dissesti idrogeologici del territorio, sull’attività del Servizio di assistenza rivolto ai professionisti e ai cittadini.

Nel corso del 2020 sono andati definendosi, facendo leva sulle decisive misure varate dal Governo e dal Parlamento, i contorni di una strategia per ricostruire e far ripartire i territori investiti dalla doppia emergenza, che nel 2021 potrà trovare compiuta attuazione” scrive il Commissario Legnini nell’Introduzione al Rapporto 2020. “I cardini per promuovere questa visione sono quelli della semplicità delle regole, della loro chiarezza e stabilità, di un modello di ricostruzione di qualità, sicuro e sostenibile, dell’integrazione della ricostruzione materiale degli edifici con iniziative di rinascita economica e sociale di questi territori“.