A Pizzoferrato(CH), il 6 gennaio, si sono svolti gli Assoluti 2021 dello “Sciauto dei Monti Pizzi“.
La manifestazione svoltasi (in pieno rispetto delle norme anti-covid) nella incantevole cornice della faggeta dei Pizzi, ha visto trionfare il trio DMR, Davidosky-Mariolone agli sci e Robycicca al volante. Slogan della manifestazione: Le strade non si chiudono, si sciano… Il video che segue è stato pubblicato sulla pagina Facebook del Comune di Pizzoferrato.
Definito da Gabriele D’Annunzio “la terrazza d’Abruzzo”, Pizzoferrato è uno splendido borgo della provincia di Chieti. Un piccolo borgo di poco più di mille abitanti, parte della comunità montana Medio Sangro.
Nel 2008, Skyscanner l’ha eletto “il paese più bello d’Abruzzo”. Titolo che, prima, era stato assegnato a Civitella del Tronto, a Scanno, a Loreto Arputino e a Pacentro.
Cosa fa di Pizzoferrato un luogo unico? Sicuramente la sua posizione, una sorta di terrazza affacciata sul Mar Adriatico, sulle altitudini della Maiella. E su di una regione fatta di natura e di piccoli villaggi. Coi suoi boschi di faggio e di quercia, con quella rupe su cui le case paiono arrampicarsi, è davvero un paesino splendido: le poche abitazioni sembrano sorgere sulla roccia, affacciandosi sulla valle del fiume Sangro.
Cosa vedere a Pizzoferrato?
Sicuramente il suo centro storico, con le viuzze in pietra lastricate, gli antichi edifici e un’atmosfera in cui il tempo pare essersi fermato. Nel suo cuore vi è la Chiesa della Madonna del Girone, la cui costruzione viene datata intorno all’XI secolo, con l’aggiunta dell’abside successiva di due secoli e l’attuale struttura – con la volta a botte e lunette – realizzata nel XIX secolo. Ristrutturata in seguito al terremoto del 1984, accoglie i resti delle statue di San Nicola di Bari e di San Domenico (XIV secolo), un dipinto del 1650, un’acquasantiera in marmo nero della Maiella e un crocifisso che è al centro d’una leggenda: si dice che i soldati tedeschi lo volessero trafugare e che, non riuscendoci, vi spararono contro una raffica di proiettil. Ma il crocifisso si spostò, lasciando nel muro fori di proiettili ancora oggi visibili.
E non è, questa, l’unica chiesa del borgo: c’è la Chiesa di San Rocco e c’è la Chiesa di San Nicola (di cui oggi rimane un piccolo rudere che sosteneva un tempo il muro perimetrale), e poi la Chiesa di San Domenico in Dilvis che è una chiesetta rurale pittoresca sita sotto una rupe. Vi sono poi i palazzi: il Palazzo Municipale, il Palazzo Casati, i resti del Castello Baronale – Palazzo Ducale e i due belvedere da cui ammirare persino la Dalmazia. Per questo motivo Gabriele D’Annunzio definì Pizzoferrato “la terrazza d’Abruzzo”.
Fonte testo: siviaggia.it