LE ABBONDANTI NEVICATE IN APPENNINO HANNO CAUSATO UN INNALZAMENTO DEL PERICOLO VALANGHE
Una stagione eccezionalmente nevosa quella di questo inverno in Appennino, dove da giorni una serie di perturbazioni continuano a portare enormi carichi di neve.
Dall’Appennino settentrionale fino all’Appennino centrale dai 1000 metri di quota, più o meno, ma talvolta anche più in basso si registrano degli accumuli nevosi anche superiori al metro.
Pensate che all’Abetone ci sono accumuli nevosi che superano anche i 2 metri di neve al suolo, mentre ad Ovindoli in paese l’accumulo supera il metro e trenta.
Non è finita perchè nelle prossime ore sono attese delle nuove nevicate c he con molta probabilità ci accompagneranno anche nel prossimo fine settimana, e in particolare sull’Appennino settentrionale e parte di quello centrale si verificheranno nuove nevicate.
Bisognerà prestare particolare perchè le montagne già nelle giornate scorse hanno cominciato a scaricare le valanghe dai pendii più impervi.
Meteomont ha elaborato un bollettino nivologico che mostra un rischio di valanghe marcato su gran parte dell’Appennino. Aree Appennino Tosco-Romagnolo, Abruzzese, Laziale e Ligure. Sull’Appennino Lucano e quello Campano invece il rischio ad oggi risulta meno elevato.
In particolare specie sui rilievi del centro-sud ci attendiamo un aumento del pericolo valanghe entro la giornata di domenica, dovuto ad un richiamo di aria mite che porterà le temperature ad innalzarsi momentaneamente anche in quota.
Invitiamo alla prudenza a tutti coloro intenzionati a salire in montagna e a consultare sempre le previsioni del manto nevoso a cura di Meteomont.
Questa che vedete in allegato è un’immagine scattata da Mauro Ballerini sul Monte La Nuda, versante Fossone, che mostra come come sul pendio sia in atto un distacco del manto nevoso.