Pennabilli sepolta dalla neve
A Pennabilli, entroterra di Rimini, macchine completamente sepolte e strade bloccate. Intense nevicate continuano ad interessare l’Appennino lungo buona parte del nostro stivale, con particolare insistenza tra Marche ed Emilia-Romagna.
La neve che si è depositata al suolo ha superato il metro, come è possibile osservare dal VIDEO. Le ruspe sono al lavoro per fare il possibile nel tentativo di liberare le strade dalla neve. Le auto sono sommerse. Reti telefoniche in tilt: vanno solo a tratti, come l’elettricità.
A Pennabilli la popolazione è senza corrente elettrica da ieri sera, mentre la neve continua a scendere copiosa. In particolare, nella frazione di Scavolino, le automobili sono state completamente sepolte, rendendo difficile il loro recupero.
Scuole chiuse oggi, lunedì 23 gennaio, in diversi comuni dell’entroterra riminese. In queste ore, a causa del maltempo che ha portato l’abbondante nevicata (circa 40 centimetri in poche ore) e viste le previsioni meteo, i sindaci di tutti i comuni dell’alta Valmarecchia hanno deciso di sospendere le lezioni per ogni genere di studenti.
Pennabilli al centro dell’attenzione
Pennabilli è finita al centro dell’attenzione mediatica dopo la copiosa nevicata che, dalla scorsa notte, ha interessato e sta interessando un po’ tutta l’Emilia Romagna, in particolar modo riminese e San Marino.
Già dalla giornata di domani, martedì 24, assisteremo ad un parziale miglioramento del tempo. Miglioramento favorito dall’allontanamento verso il Mediterraneo occidentale, immediatamente ad ovest della Sardegna, del centro di bassa pressione che nei giorni scorsi ha coinvolto l’Italia con condizioni tempo molto perturbato.
Nei prossimi giorni freddo nella norma senza eccessi ma con temperature, secondo l’attuale tendenza, destinate nuovamente a diminuire nella seconda parte della settimana. L’area depressionaria posizionata al Sud attiverà infatti venti nord-orientali che faranno affluire aria fredda dai Balcani.
Dalla giornata di venerdì 27, infatti, potrebbe giungere un nuovo impulso freddo dalle latitudini settentrionali che determinerà una diminuzione delle temperature probabilmente fino alla fine della settimana e una intensificazione dell’instabilità sul versante adriatico e poi anche al Sud, con la neve che potrebbe cadere nuovamente a quote molto basse.
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