A pochi chilometri da Roma, nelle zone interne del Lazio, possiamo apprezzare tutta l’incredibile bellezza del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili che, seppur le sue due cime principali raggiungono altezze estremamente modeste (1368 metri il Monte Pelecchia e 1271 metri il Monte Gennaro) rappresenta una porzione di territorio che ogni anno attira a se un numero molto elevato di persone, escursionisti o anche semplici appassionati da trakking in montagna. Questo non solo per l’estrema vicinanza alla città, ma anche per la loro bellezza “selvaggia” e per le numerose varietà di paesaggi. Il territorio, comunque particolarmente vasto, presenta una flora davvero molto ricca; si passa infatti dal bosco ai pianori carsici, senza dimenticare gli impervi pendii delle due vette più alte.
Accanto alle faggete (molto numerose nell’area) si possono osservare anche alberi di acero, di ginestro, il prugnolo, l’elicriso (soprattutto sul Monte Pellecchia), oltre alla rosa canina, presente un pò ovunque nell’intero Parco Regionale. E’ facile altresì incontrare svariati animali allo stato brado, come mucche e cavalli, mentre pascolano sui pianori o si spostano nelle faggete verso gli abbeveratori. Rinnovata di recente, la rete sentieristica del Parco è composta da 53 sentieri ufficiali per una lunghezza di ben 230 km; negli incroci dei sentieri sono state poste alcune frecce segnaletiche con su indicate le direzioni e i tempi di percorrenza.
Dalle cime delle due montagne principali il panorama è davvero mozzafiato e svaria dalla campagna romana fino al mare, con un occhio anche alle principali vette della dorsale appenninica. Un posto davvero incantevole! Nel Parco dei Lucretili sono compresi anche i laghetti di Percile (chiamati anche Lagustelli), due piccoli laghi di origine carsica raggiungibili con una breve escursione su comoda carrareccia. Di particolare interesse sono anche le testimonianze storiche presenti nel Parco; tra le principali, sicuramente, i ruderi del borgo fortificato di Castiglione, alle pendici del monte Gennaro, nei pressi di Palombara Sabina, nonchè i resti della villa romana del poeta Quinto Orazio Flacco, risalente al 33 a.C. situata nel comune di Licenza. Alla storia piu’ recente appartengono invece i resti dell’aereo militare C45 schiantatosi nell’agosto del 1960 contro le pendici del monte Pellecchia (sulla vetta, sotto la croce, è infatti situata una targa e l’elica in ricordo degli aviatori morti in questa sciagura).