E’ accaduto purtroppo nella notte, intorno alle ore 03:00, un orso di media taglia è stato investito e ucciso da un auto pirata.
Da quanto si apprende dopo l’urto l’animale non è stato soccorso e il conducente non ha neppure avvistato i soccorsi.
L’incidente è avvenuto al Kilometro 94,700, pertanto in prossimità di Avezzano e Celano.
Orso investito e ucciso da un auto pirata nella notte. L’esemplare ha riportato gravi traumi addominali e toracici, oltre che la rottura dei femori e del bacino. FOTO FACEBOOK DALLA PAGINA DEL PARCO NAZIONALE DI ABRUZZO, LAZIO E MOLISE
Dai primi rilievi è stato stabilito che si tratta di un orso sub adulto, più o meno di un’età stimata tra i tre e i quattro anni. Il plantigrado non era né marcato né presentava alcun radiocollare.
Solamente attraverso le analisi genetiche che però non arriveranno prima di un mese, circa, sarà possibile stabilire, se l’animale era stato censito o meno dai tecnici del Parco Nazionale di Abruzzo.
Dall’esame necroscopico portato a termine dalla Dottoressa Salucci è stato stabilito che l’animale, al momento dell’impatto, ha subito delle fratture a entrambi i femori e al bacino; oltre ai gravi traumi addominali e toracici.
Il Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise e altre associazioni ambientaliste, da anni denunciano il fatto che i tratti autostradali di A24/A25 siano pericolosi sia per gli animali che per i conducenti a causa di possibili e accessibili attraversamenti.
Sono capitati negli ultimi anni diversi incidenti, per l’invasione di carreggiata di animali di diversa specie e dimensione.
Per l’orso non si tratta del primo episodio di investimento, tanto che il primo avvenne nel lontano 1991 all’altezza di Cocullo mentre nel 2013 accadde a Tornimparte.
Non ultima è stata la segnalazione nella scorsa primavera dell’Orsa Amarena e i suoi quattro cuccioli che avevano attraversato nuovamente l’autostrada.
In quella circostanza il PNALM chiese un immediato intervento di emergenza a Strada Dei Parchi, per mettere in sicurezza alcuni tratti di strada e per far si che non si verificassero episodi come quello della notte appena trascorsa.
Di seguito quanto dichiarato dal Parco Nazionale di Abruzzo tramite un posto sulla pagina Facebook.