Orso a Capracotta, improvvisamente anche nel borgo dell’Alto Molise è stato avvistato un esemplare adulto di orso bruno marsicano proprio sulla strada che conduce verso Prato Gentile.
ORSO A CAPRACOTTA, UN PLANTIGRADO PROBABILMENTE DI PASSAGGIO E’ STATO VISTO QUALCHE GIORNO FA NEL BORGO DELL’ALTO MOLISE
Continuano gli avvistamenti dell’orso marsicano che nell’ultimo periodo si sono fatte sempre più frequenti, e questo in particolare è il periodo in cui maturano i frutti che questi animali prediligono. In particolare l’avvistamento è avvenuto nella giornata di lunedì, intorno alle 21:30, quando un automobilista che viaggiava sulla Sp84 ha notato un plantigrado camminare a bordo strada.

Orso a Capracotta, foto di archivio di Pietro Santucci
L’animale si aggirava nei pressi del giardino della Flora Appenninica, area dove cresce e si sviluppa una il ramno. Si tratta di una pianta particolare per la quale gli orsi vanno ghiotti.
Capracotta non è la base degli orsi marsicani, ma in alcune occasioni come è successo anche in passato i plantigradi si recano nei pressi del borgo dell’alto Molise di passaggio.
E’ stato spiegato dagli esperti che con molta probabilità si tratta di un esemplare che frequenta assiduamente il Parco Nazionale della Majella, ed è stato spinto a Capracotta dalle bacche del Ramno che maturano proprio in questo periodo.
ORSI MARSICANI SEMPRE PIU’ SPESSO NEI PAESI
Gli orsi continuano a farsi vedere con una certa frequenza all’interno dei paesi del nostro Appennino, e c’è chi non ritiene che questa situazione sia normale perchè significa che il cibo il alta montagna non è presente.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ha però specificato qualche giorno fa attraverso una nota, che la presenza degli orsi nei borghi non è assolutamente dovuta alla ricerca del cibo. Di parere completamente opposto è lo zoologo Paolo Forconi, che in più circostanze ha fatto presente come questi animali non trovando frutta in alta quota si recano nei paesi dove riescono a rifocillarsi trovando cibo in modo facile.
Una situazione che secondo alcuni esperti del settore metterebbe a rischio la presenza di alcuni esemplari di orso, rendendoli soggetti a possibili episodi di bracconaggio. Proprio come accaduto all’orsa Amarena.
ORSA AMARENA UCCISA DA UN SOLO COLPO DI FUCILE
L’orsa più amata dagli italiani è stata uccisa da un solo colpo di fucile, questo è quello che è emerso dai risultati della necroscopia. Tuttavia Amarena sarebbe stata sparata in più occasioni, sebbene i proiettili utilizzati fino a quel momento erano piccoli e da caccia.
Spari di avvertimento specie nei territori dei parchi, che con probabilità sono stati utilizzati nei confronti dell’orsa per allontanarla dal territorio.
Adesso che è stato verificato che si è trattato di un solo colpo esploso, è tutto in mano al perito balistico, Paride Minervini, che dovrà ricostruire la dinamica dello sparo.
In base alla sua relazione si capirà cosa potrà subire il cinquantaseienne di San Benedetto dei Marsi, che lo scorso 31 di agosto ha esploso un colpo di arma da fuoco nei confronti di Amarena.
Intanto continuano gli avvistamenti di questi animali e l’ultimo è stato l’ orso a Capracotta, mentre qualche giorno prima è stato il turno dell’orsa Gemma a Scanno.
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