Orsa Amarena, il COSPA Abruzzo in piazza per chiedere le dimissioni della dirigenza del Parco d’Abruzzo

Orsa Amarena, continuano le polemiche dopo la morte dell’orsa più conosciuta d’Italia e dopo che un cinquantaseienne di San Benedetto dei Marsi gli ha sparato un colpo che le è risultato fatale.

ORSA AMARENA, IL COSPA ABRUZZO CHIEDE DIMISSIONI DELLA DIRIGENZA DEL PARCO

Una durissima critica nei confronti del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, e delle associazioni che appoggiano le sue decisioni, è arrivata dal COSPA Abruzzo che con una lettera ha specificato che l’associazione nella giornata di domenica sarà presente a San Benedetto dei Marsi per chiedere le dimissioni dei dirigenti del PNALM.

Stando a quanto riportato nella nota diffusa dall’agenzia AGEPARL i punti di scontro con l’ente sarebbero molti, e alcuni di essi derivano proprio dalla gestione che il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise avrebbe con gli orsi.

Lo stesso PNALM sarebbe accusato come maggiore responsabile delle morti di Juan Carrito e dell’orsa Amarena, e di seguito ecco la nota con i dettagli:

Con la presente si comunica che il 10 settembre 2023 alle ore 09.30 a San Benedetto Dei Marsi, questa associazione ha in animo di manifestare in forma statica, in concomitanza con quella indetta dalle varie associazioni animaliste per l’abbattimento dell’orsa amarena intrufolatasi in una proprietà privata di notte tempo. Oltre al superamento del 30% del territorio agrosilvopastorale arrivando ad imbrogliare la popolazione con l’approvazione del piano faunistico venatorio da parte della regione Abruzzo, nel quale è stato occultato l’urbanistica, ha fatto sì che gli animali ce li ritroviamo davanti le case, come i lupi a Vasto e in tutte le città d’Abruzzo. Noi possiamo affermare che la morte di Amarena sono legate ad altre responsabilità, dovuto soprattutto alla mancanza di cibo in natura di cui le associazioni che vogliono manifestare non si sono mai occupate del fabbisogno alimentare degli orsi in Abruzzo, nonostante facciano parte del CDA del Parco, ma pensano solo a come fare a costituirsi parta civile. Gli orsi nel parco nazionale stanno soffrendo la fame da anni dovuto alla malagestione della fauna selvatica presente nel PNALM ed ecco le intromissioni nei pollai assalto ai cassonetti come migliaia di italiani costretti alla fame. Invece di capire i motivi che hanno spinto gli orsi a cambiare il comportamento per procacciarsi il cibo, il parco insieme ai santoni dell’ambiente hanno pensato ai cassonetti anti orso, recinzioni antiintrusioni e altre azioni di dissuasione con proiettili di gomma affamando la popolazione di orsi che oggi la ritroviamo fuori dal paco. Invece avrebbe dovuto intervenire con azioni sul territorio di rifocillamento di frutta e verdure scartate dai supermercati e dalle industrie di lavorazione degli ortaggi su altane posizionate in luoghi lontano dai centri abitati, visto che i meleti impiantati dal Parco e dalle associazioni ambientaliste sono completamente abbandonati. Il Parco con le varie associazioni ambientaliste non si sono accorti che al risveglio gli orsi da subito hanno invaso i centri abitati (nonostante i cassonetti anti orso) e lo testimoniano i vari video, ma tra l’impallinamento i recinti antintrusione e mancanza di cibo in natura gli orsi sono tutti fuori dal Parco, tanto è vero che l’orsa amarena è finita nel centro del fucino al difuori dall’area contigua trovando la morte con una fucilata, ma poteva finire anche sotto un camion o un’autovettura. Questa associazione ha più volte fatto presente a mezzo stampa la mancanza di cibo per gli orsi dovuto anche alla massiccia presenza di cinghiali, antagonisti alimentare degli Orsi, successivamente vi è un forte incremento sul territorio di lupi facendo diminuire le prede cacciabili e le spaventose mandrie di cervi che hanno raso al suolo tutto il territorio divorando anche interi campi di erba medica di cui gli orsi vanno ghiotti, determinando anche l’abbandono del territorio da parte degli ultimi agricoltori rimasti. La mancanza di gestione della fauna selvatica dovuto anche alle opposizioni ottuse delle associazioni animaliste locali stanno portando a serio rischio la sopravvivenza di questi simpatici animali con l’aggravante della confidenza con i turisti e albergatori, facendo diventare gli orsi fenomeni da baraccone, come in ultimo l’orsa Gemma, la capostipite Carrito e Amarena che da 25 anni viene alimentata dagli umani al fine di attirare i clienti e turisti con l’avallo del Parco!? Con il nuovo piano del parco vogliono eliminare anche gli allevatori dal territorio che contribuiscono gratuitamente alla biodiversità con i loro armenti, rimettendoci qualche animale predato che il parco non sempre ripaga, ma comunque nutre la fauna selvatica. E non finisce qui! L’incompetenza in materia del parco si evince anche dallo spostamento di ben due volte di Carrito con l’ausilio dell’elicottero nel PATOM nei pressi di Sulmona, che puntualmente se lo ritrovavano nel punto prelevato dopo pochi giorni. La mancata cattura dei figli di Amarena e forse è meglio con la speranza che sopravvivono perché se vanno a finire nelle mani del parco faranno la stessa fine degli altri se non cambieranno la gestione. Mentre in Europa dell’est e precisamente in Romania le cose funzionano diversamente, ogni volta che un orso si avvicina nei centri abitati arriva sul cellulare un’allerta direttamente dalla compagnia telefonica, negli altri paesi si realizzano opere per l’attraversamento per gli animali selvatici mentre in Italia si pensa a progetti life all’insaputa del mondo rurale, per accedere ai fondi comunitari e magari rinnovare il parco macchine con fuoristrada da sogno. In pratica stanno sconvolgendo l’intero ecosistema per la malagestione della fauna selvatica a discapito del simbolo dell’Abruzzo che in questa fase tutti rivendicano, ma nessuno ha il coraggio di dire le cose come stanno veramente. La nostra manifestazione è per chiedere le dimissioni della dirigenza del PNALM per la malagestione della fauna selvatica, per gli attacchi agli allevatori e l’abbandono del territorio da parte degli agricoltori esasperati.
Ofena,06/09/2023
Il Cospa
Abruzzo
Dino Rossi

Ricordiamo che sempre per domenica 10 settembre è prevista la manifestazione nazionale indetta dal Partito Animalista Europeo, che avrà inizio alle 15:00 e terminerà entro le ore 18:00.

Orsa Amarena. Il COSPA Abruzzo ha fatto sapere che alle 09:30 sarà in piazza a San Benedetto dei Marsi per manifestare in forma statica contro i dirigenti del Parco d’Abruzzo

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