La natrice tassellata resta tranquillamente in apnea
La Natrice tassellata è una biscia di colore verde-grigiastro che raramente supera il metro di lunghezza. È il più acquatico dei serpenti appartenenti al genere Natrix e raramente è possibile incontrarla a più di qualche decina di metri da un corso d’acqua.
E’ possibile distinguerla dalla sua parente più comune, la Biscia dal collare, dalle dimensioni inferiori, il colore generalmente più scuro e l’assenza del caratteristico collare che dona il nome al congenerico Natrix helvetica. La testa triangolare e il pattern dorsale costituito da bande scure alternate potrebbero facilmente trarre in inganno e portare ad identificare la specie come una Vipera, basta però un’occhiata alle grosse squame cefaliche e alla pupilla (perfettamente circolare) per ricredersi.
Inoltre il forte legame della specie con l’acqua fa sì che gli habitat tipici della Natrice tassellata e della Vipera differiscano notevolmente. Le Natrici tassellate sono abili cacciatrici subacquee, in grado di rimanere diversi minuti in apnea per nutrirsi di anfibi (sia larve che adulti) e di pesci, anche di notevoli dimensioni in età adulta. Le prede più piccole vengono cacciate spesso attivamente, mentre per i pesci più grandi viene sfruttata una strategia differente che prevede l’attesa del passaggio della preda per poi scattare e raggiungerla con un morso.
Habitat della natrice tassellata
La natrice tassellata è diffusa da noi essenzialmente a bassa quota e raramente si spinge oltre i 1000 metri s.l.m. Mostra un legame con gli ambienti acquatici molto più stretto rispetto alla biscia dal collare ed è molto raro osservarla distante dalle zone umide. Frequenta gli stagni e le rive dei laghi, ma anche i corsi d’acqua naturali e artificiali.
Questa biscia d’acqua trascorre la maggior parte del tempo in acqua, dove nuova con abilità e può rimanere lungamente immersa in apnea; spesso si espone al sole sulle rive. I pesci rappresentano la parte più consistente della sua alimentazione, ma preda anche anfibi e loro larve. Come la biscia dal collare, se molestata cerca di intimidire il nemico ‘soffiando’ come una vipera; se catturata emette dalla cloaca un liquido nauseabondo, che è in pratica la sua unica arma di difesa; inoltre può fingersi morta riversandosi sul dorso.
La natrice tassellata non è in alcun modo velenosa o pericolosa per l’uomo, riesce però a trattenere e paralizzare le sue prede grazie alla secrezione di una ghiandola, chiamata ghiandola di Duvernoy, emessa dai denti posteriori durante l’ingollamento della preda. In questo modo anche i pesci più forti e di maggiori dimensioni possono essere consumati in tranquillità da questo rettile.