Possiamo definirlo come la “spina dorsale” dell’Italia e con i suoi 10,4 milioni di abitanti contribuisce al 17% della popolazione italiana. Presenta una superficie estremamente vasta pari a 94.375 km quadrati, il 31% di quella Nazionale. Sono dati davvero importanti che, ancora una volta, mettono in risalto un’area peninsulare più volte “dimenticata” da tantissime persone. Avete mai pensate, infatti, che la superficie dell’Appennino si estende su una superficie maggiore rispetto a quella di tre stati interi come Ungheria, Austria e Portogallo e che nei crinali e nelle valli boscose viene prodotto il 14% del valore aggiunto nazionale, pari a circa 202,9 miliardi di euro? Per questo è infatti nato l’Atlante dell’Appennino, realizzato dalla Fondazione Symbola con lo scopo di mettere a fuoco questa “fetta” così importante e trasversale della nostra bellissima Italia.
Altro record importante per l’Appennino è la presenza di un’elevata percentuale di aree protette tutelate; ben il 16,1% che arriva al 30% se si considerano anche i 993 siti di Rete Natura 2000. Inoltre i boschi ricoprono il 39,3% del territorio appenninico, un’area estremamente vasta pari a circa 3,7 milioni di ettari che rappresenta la forma più significativa di uso del suolo. Ma non ci sono, ovviamente, solo i boschi; notevole è anche la presenza di produzione nazionale di tessuto, che svaria dalla carta di Fabriano alla lavorazione delle pelli di Tolenino, passando per il panno di Casentino, il merletto a tombolo di Isernia, la ceramica umbra e calabrese, e molte altre. Senza contare i prodotti agroalimentari, con ben 149 denominazioni DOP e IGP, il 51% sulle totali 294 in tutta l’Italia!