Nel corso della stagione autunnale, in linea di massima tra metà Settembre e almeno fino alla prima metà del mese di Ottobre, inizia la stagione degli amori per il cervo. Passeggiando nei boschi dell’Appennino è facile, in questo periodo, udire degli strani versi come fossero delle urla; ebbene, si tratta del bramito del cervo che richiama a se le femmine. Proprio in questo periodo infatti i cervi si sfidano tramite bramiti per contendersi le femmine con altri pretendenti. La forza e la potenza del bramito dipendono esclusivamente dalla stazza dell’animale e dalle sue condizioni di vita; dopo un inverno trascorso in sordina, nascosto tra i fitti alberi della boscaglia, il cervo maschio esce ai primi tepori della primavera ed inizia a nutrirsi nei vigorosi pascoli verdi.
E’ questo il momento in cui l’animale tende ad acquisire potenza e vivacità, preparandosi di fatto alla stagione degli amori. Solitamente un cervo maschio raduna attorno a se un numero variabile tra 5 e 15 femmine, che custodisce in maniera morbosa anche intraprendendo duri scontri con altri cervi maschi; solo quando il bramito dei due si equivale, allora inizia lo scontro fisico a colpi di palchi (le cosiddette “corna” del cervo). Bisogna tuttavia sottolineare che lo scontro, il più delle volte, non si consuma e i rivali concludono la sfida a suon di urla. Trascorsi questi lunghi e movimentati giorni, i maschi tendono nuovamente a raggrupparsi e a riprendere una vita normale. La gravidanza della femmina dura il media 260 giorni e il piccolo cerbiatto, una volta in vita, resta nascosto tra i cespugli per almeno una paio di settimane circa.