Potrebbe aver combattuto con un altro lupo, il maschio alpha si allontana dal suo branco

Il branco è in realtà una moltitudine che si fa unità per tutelare ogni suo membro, in una sorta di famiglia dove ognuno assume dignità proprio perché vi appartiene.

Lupo capo branco

Splendido esemplare di lupo appenninico capo branco. Foto di Gianpiero Cutolo

All’interno di un branco tipo di lupi si ritrova una coppia dominante (detta alfa), un individuo o una coppia immediatamente successiva in importanza (detta beta), alcuni individui di medio rango fino ad arrivare ad uno o più lupi di rango inferiore (detti omega). Gli alfa comandano tutto il gruppo, i beta dirigono i lupi di medio livello e tutti gli adulti comandano gli individui di medio e basso rango

Secondo Duccio Berzi, esperto di gestione e conservazione della fauna selvatica: “E’ convinzione comune che siano i lupi giovani, al primo od al secondo inverno, ad allontanarsi dalla propria famiglia per andare in dispersione, ma non è sempre così.
Uno dei lupi del progetto di #telemetriaproattiva di Regione Veneto e Uniss, un maschio di almeno 4 anni con comportamento da capobranco, ha deciso pochi giorni fa di abbandonare il proprio territorio per andare in dispersione, come già hanno fatto due “nostre” femmine, Cimbra e Luna. Il suo comportamento rispetto al branco ed alcuni giacigli con presenza di gocce di sangue, trovati nelle ultime settimane sulla neve, sembrano indicare che questo allontanamento sia dovuto ad uno scontro con un altro lupo, avvenuto ora in periodo pre-riproduttivo.
A conferma dei risultati pubblicati in Ausband 2022 (maschi “corrieri”, femmine “custodi” della diversità genetica) questo lupo non si è fermato nelle vicinanze, come hanno fatto le due femmine, ma è partito per un lungo spostamento verso nord-est (esattamente al contrario di quanto fece dieci anni fa il suo progenitore, Slavc) che non sappiamo ancora dove e quando avrà termine.
Grazie al Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e alla Polizia Provinciale di Belluno seguiremo il lupo nei suoi spostamenti e per quanto possibile documenteremo l’attività predatoria, con verifiche sui clusters di predazione. Sarà interessante valutare le modalità di spostamento, il comportamento predatorio in fase “home” ed in fase “dispersal”.
E magari documenteremo la nascita di un nuovo branco”.

Fonte: Duccio Berzi