Numerosi i danni causati alla vegetazione dall’irruzione fredda della scorsa settimana

Qualche giorno prima dell’ondata di freddo che avrebbe, poi, causato il ritorno della neve sulle montagne e sulle colline appenniniche, avevamo postato un articolo dove si parlava dei possibili danni che essa avrebbe potuto causare.

Speravamo e avremmo voluto sbagliarci ma, più che la neve, le gelide temperature hanno bruciato la fioritura di numerosi alberi da frutto e delle faggete.

In allegato potete osservare questa foto:

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Ci troviamo in località Palazzo del Pero,  nel comune di Arezzo, posta a 400 metri sopra il livello del mare.

La foto scattata da Simone Paolucci di Arezzo Meteo mostra come, la fioritura  degli alberi da noci, che hanno dovuto far fronte a cinque giorni consecutivi di gelate…non ce l’hanno fatta.

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Vedete poi, sempre nella medesima località, lo status di quegli alberi posti nel fondovalle e completamente bruciati.

Questo è un pò l’emblema dei giorni successivi alle irruzioni fredde, poiché  a causa del fenomeno dell’inversione termica ,nelle vallate, vengono registrate delle temperature davvero fredde e notevoli.

Gli alberi in basso, non sono riusciti a far fronte alle gelate  mentre quelli più in alto sono riusciti a cavarsela.

Differente il discorso per le montagne marchigiane e abruzzesi che hanno avuto a che fare con delle vere e proprie temperature tipiche dei più freddi mesi invernali.

Ricordiamo i -15.5°C registrati a Marsia qualche giorno fa e le fotografie che postammo, delle faggete, completamente bruciate dalle basse temperature.