Gli animali hanno sviluppato diverse tecniche per sopravvivere ai rigori dell’inverno, ma senza dubbio il letargo è una delle strategie più avanzate. Infatti, comporta un adattamento comportamentale che implica anche cambiamenti fisiologici significativi, finalizzati a ridurre il dispendio energetico attraverso un abbassamento controllato e reversibile della temperatura corporea e del livello del metabolismo.
Le tartarughe vanno in letargo in inverno. Il loro, non è un sonno continuato. Si tratta di un letargo alternato, con continui risvegli. Foto a cura di: TARTA GUIDA
Letargo da non confondere con l’ibernazione, uno stato di quiescenza, anche molto lungo, adottato da insetti, rettili e invertebrati, che vanno in una condizione che somiglia più alla morte che al sonno profondo. La temperatura corporea si può avvicinare allo zero e ogni attività metabolica viene pressocché bloccata. Grazie all’alta concentrazione di sostanze presenti nel sangue l’acqua presente nel sangue non cristallizza e le cellule del corpo si conservano.
Ci sono diversi periodi in cui gli animali possono scivolare in questo stato di ‘ibernazione’ volontaria, non tutti necessariamente all’inizio dell’autunno. Alcuni possono andare in letargo anche in pieno inverno. Vediamo quali sono le stagioni del letargo.
Animali che vanno in letargo in autunno
Vanno in letargo autunnale i mammiferi. Ma anche serpenti, coccodrilli, lucertole, e alcune specie di lombrichi. E poi geki, rane, marmotte, rospi, ricci, vermi, procioni e puzzole.
Il lombrico non smette di sfamarsi, ma riduce questa funzione al minimo. I rettili, invece, vanno in brumazione, una condizione simile al letargo, in cui sangue e altri fluidi sperimentano una fase di sub-congelamento. Dopo il risveglio, sentiranno la necessità di riprodursi.
Alle nostre latitudini i mesi freddi non permettono una termoregolazione, per cui iserpenti sono costretti ad un periodo di riposo che viene comunemente chiamato letargo. Foto di ROBIN GLOOR
Animali che vanno in letargo totale in inverno
Gli insetti, come il calabrone, l’ape, alcune specie di farfalle, le formiche, la falena ed il geko vanno in letargo in inverno. Ma anche orsi, tartarughe, scoiattoli, roditori come il castoro, chiocciole e pipistrelli. Il loro, non è un sonno continuato.
Si tratta di un letargo alternato, con continui risvegli. Gli orsi, ad esempio, interrompono il sonno per partorire e sfamare i cuccioli. I pipistrelli vanno in ibernazione a seguito della scarsità di cibo, per circa 6 mesi; ma il loro risveglio avviene all’incirca ogni 10 giorni per espletare le loro necessità fisiologiche o spostarsi in un luogo migliore.
Fonte: tuttogreen.it