L’Aquila otto anni dopo il terremoto

Oggi 6 aprile 2017 sono passati esattamente 8 anni da quella scossa di terremoto che alle ore 03:32 devastò una città intera.

Il terremoto di l’Aquila del 2009 consiste in una serie di eventi sismici cominciati nel 2008, con vari epicentri nella provincia dell’Aquila prima della scossa principale che ha avuto una magnitudo momento di 5.9.

Numerosi furono i crolli e tantissime le vittime, per la precisione 309, per una città che da quel giorno cambierà per sempre il suo volto e assumerà le sembianze di una città ferita.

(Documentario registrato nel 2009 dal giornalista del Messaggero Mirko Polisano)

Anche il corso principale dell’Aquila è stato ribattezzato con una targa che ricorda quella tragedia, Via VI APRILE 2009, quasi come a Tunisi con la Piazza Centrale dedicata al giorno delle rivolte arabe.

Più avanti è ancora possibile osservare quello che può essere considerato un pò il simbolo del terremoto del 2009 e della tragedia dell’Aquila. La casa dello studente.

Della casa universitaria rimane solo una memoriale con le foto di chi non c’è più.

Oltre il Centro Storico dove tutt’ora sono in atto i lavori di ristrutturazione e ricostruzione,poiché completamente inagibile, furono danneggiate anche le chiese.

Nella Basilica di Santa Maria in Collemaggio dopo il sisma del 6 aprile, Clestino V è rimasto li con la leggenda che lo accompagna, compresa quella di Dante e del gran rifiuto.

Qui come in Giappone, crolla la pietra e resiste il legno, il tetto della navata integro e la cupola cede. Da quel giorno, una serie infinita di lavori e di modifiche che vedranno la riconsegna della struttura in tutto il suo splendore solamente nel corso del 2017. In realtà la Basilica era stata riaperta, ma chiusa nuovamente nel 2013 perché ritenuta non sicura.

Un grande contributo per la ristrutturazione della struttura in questione è stato dato dall’ENI, che ha stanziato 14 milioni di euro, anche se i lavori sono cominciati in ritardo poiché l’azienda ha riscontrato un problema nell’identificare la ditta appaltatrice a cui assegnare i lavori.

Nel maggio del 2015 è stata riaperta la Basilica di San Bernardino, dove gli aquilani si sposano e i giovani sono soliti sedersi e ritrovarsi sulle scale.

La Basilica è stata ristrutturata con una serie di interventi conservativi.

Poche settimane dopo il terremoto del 6 di aprile, in Abruzzo, si riunì il G8 con tante promesse da parte dei potenti della terra, ma da pochi mantenute.

A mancare, come ricordò il Sindaco Cialente, più di tutti sono stati gli USA. Tutti  ricorderemo le immagini di Obama a naso in su tra le macerie che rimarranno per sempre da cineteca, anche se i fatti sono andati in maniera differente.

Gli unici aiuti concreti sono arrivati dalla Francia che ha finanziato il restauro di Santa Maria del Suffragio e dalla Germania che ha avuto un ruolo fondamentale nella ricostruzione di Onna.

Aiuti che sono arrivati anche dal Canada che ha investito in una nuova residenza per i ragazzi universitari e dal Giappone.

Oggi nella città di l’Aquila i lavori per la ricostruzione procedono lentamente e come ormai da otto anni a questa parte accade, la sera del 5 aprile intorno alle 22:30 viene organizzata una fiaccolata.

Alle 03:32 il suono delle campane accompagnato dalla lettura dei nomi di tutte le vittime.

Oggi, 6 aprile, Massimo Cialente ha proclamato il lutto cittadino e ha invitato  dirigenti scolastici ad intraprendere iniziative di riflessione.