La “Via degli Dei”, una delle principali attrattive turistiche dell’Appennino

Da sempre conosciuto come uno dei percorsi più suggestivi di tutto l’Appennino settentrionale, la “Via degli Dei” rappresenta sicuramente una delle principali attrattive turistiche di tutta la dorsale appenninica. Si tratta di un vero e proprio “concentrato” delle eccellenze italiane, considerando i 130 km da percorrere a piedi da Bologna a Firenze, visitando tantissimi luoghi e gustando tutto ciò che di meraviglioso questa terra sa mostrare. La “Via degli Dei” è uno dei cammini più frequentati in questi ultimi anni, considerando anche il fatto che è stato recuperato solo negli ultimi 30 anni; è un percorso abbastanza impegnativo soprattutto per via dei numerosi dislivelli da affrontare e in generale si impiegano dai quattro ai sei giorni (a seconda della preparazione personale) per percorrerlo interamente.

la via degli Dei 1

UN PO’ DI STORIA: anticamente il percorso faceva parte della rete viaria etrusca e serviva essenzialmente per unire le città della Toscana alla vicina Pianura Padana. Secondo le testimonianze storiche la “Via degli Dei” fu tracciata intorno al VII-IV secolo, anche se è grazie ai romani che ha trovato una sistemazione definitiva. Qualche anno dopo la fondazione della città di Bonomia (l’attuale Bologna) nel 187 a.C., il console Caio Flaminio deciso di ingrandire l’intero tracciato etrusco con funzioni prettamente difensive; la strada prese quindi il nome di “Flaminia Militare”, che doveva esclusivamente servire per spostare nella maniera più veloce possibile le legioni dal sud al nord dell’Appennino Tosco-Emiliano, senza per questo dover allungare il percorso tramite la classica via Flaminia. Anche nel Medioevo non si perse l’abitudine di percorrere a piedi (o a cavallo) questo antico percorso, il più agevole che permettesse di attraversare questo tratto dell’Appennino settentrionale. Tuttavia, al lastricato romano caduto presto in disuso e sommerso dalla vegetazione, si sostituì molto rapidamente un sentiero estremamente più semplice e facile da percorrere, una stretta mulattiera senza pavimentazione utilizzata dai viandanti che avessero necessità di percorrere questo cammino. La “Via degli Dei” è un percorso che venne ideato alla fine degli anni ’80 del ‘900 da un gruppo di escursionisti bolognesi, un tracciato (tra il Monte Bastione e il Monte di Fò) che passa vicino ad alcuni pregevoli basolati della strada romana riscoperti ora dopo tantissimi anni.

Questo percorso deve il suo nome perché attraversa località come Monte Adone, Monzuno (da Mons Iovis, Monte di Giove), Monte Venere e Monte Luario (Lua era la dea romana dell’espiazione).

la via degli Dei 3

la via degli Dei