La leggenda del Chupacabra presente anche in Appennino?

Chupacabra, dallo spagnolo il ‘succhia capre’

 

Chupacabra. Questa volta non si tratta di un cane spelacchiato. La foto che sta facendo il giro del mondo è stata scattata nei giorni scorsi a Cuero in Texas. I media e l’orgogliosa scopritrice, Phylis Canion, si dicono sicuri che il curioso quanto raccapricciante animale nelle immagini sia proprio il mitologico Chupacabra, dallo spagnolo il ‘succhia capre’, ovvero uno dei più temibili predatori esistenti in natura.

Avete mai visto un Chupacabra in Appennino?

Il nome deriva dal fatto che sarebbe sua abitudine bere il sangue di capre e altri animali domestici, e infliggere loro particolari mutilazioni. Le descrizioni del chupacabra da parte dei presunti testimoni sono varie. Una delle rappresentazioni più tipiche di un chupacabra è quella di un animale piuttosto pesante, della taglia di un piccolo orso, con una fila di aculei dalla testa alla base della coda.

L’ipotesi che il chupacabra sia una specie sconosciuta di canide è stata introdotta in seguito al ritrovamento di carcasse prive di pelo nel 2005 a Elmendorf e nel 2007 a Cuero, in Texas. Nel 2005, un allevatore texano catturò un presunto chupacabra che somigliava a un incrocio tra un cane senza peli, un canguro e un topo gigante.

Non solo chupacabra, ognuno ha i propri ‘mostri’

 

Chupacabra a parte, ad esempio, gli scozzesi hanno il loro Nessie, gli statunitensi Big Foot e i popoli dell’ Himalaya lo Yeti – creature spaventose, a volte fantastiche, spesso avvistate solo da pochi ‘fortunati’.

A differenza dei suoi ‘colleghi’, che da tempo oramai fanno parte della cultura popolare, il Chupacabra non desta particolari simpatie. L’animale infatti avrebbe la particolarità di penetrare nei tessuti e nelle ossa delle vittime iniettando una sostanza che impedisce il rigor mortis, la rigidità cadaverica, nelle vittime. Praticando tre fori triangolari all’altezza della giugulare e servendosi di quest’ipotetica appendice -si racconta – il Chupacabra dissangua la vittima cauterizzando la ferita all’istante, asportando anche organi interni e parti di materiale biologico, il sangue delle vittime stranamente non coagula. Fin qui la leggenda.

In ogni parte del mondo la mitologia e il folklore popolare fanno parte della quotidianità. Ogni luogo ha la sua leggenda vi sono quelle più popolari e note. Molte leggende narrano di orribili creature in grado di apparire all’uomo, creature della notte a volte nascoste in anfratti nelle montagne di giorno, ma che quando escono di notte e vengono avvistate creano molto scalpore, fanno tremare di paura i più grandi che spiegano ai piccini di non uscire di casa. Un esempio noto ai più è la leggenda del mostro del lago di Lochness, chiamato Nessie che appare ogni tanto nel famoso lago in Scozia e quando questo accade si mobilitano televisioni locali, giornalisti e turisti.

Ve lo immaginereste un Chupacabra in Appennino? Per il momento è soltanto una burla, non c’è alcun animale misterioso…ma chissà…