I lupi invadono Roma?
“Ora Roma rischia di essere invasa anche dai lupi! Circa 40 di questi grandi carnivori, infatti, sarebbero stati avvistati a pochissimi chilometri da Labaro e Prima Porta, attratti dalla presenza dei cinghiali nella capitale.
Una situazione quasi surreale che deve essere risolta in primis con il contenimento di queste specie sempre più invasive e che mettono a rischio l’incolumità di tutti i nostri cittadini”.
Questa è una delle tante ‘richieste’ d’aiuto lanciate dall’Associazione per la Cultura Rurale sui social network.
Giustamente, il team di Canis Lupus Italicus commenta così simili ‘sparate’: “L’ignoranza di informazione e politica va spesso a braccetto. Ascoltare interventi simili, nei quali il ritorno del lupo viene descritto come un pericolo per l’incolumità umana, e dove ancora si parla di ipotesi di reintroduzione, nel 2022, è inaccettabile”.
Qualche settimana fa, sulle pagine della Voce di Rovigo, il presidente dell’ACR Sergio Berlato ha descritto una situazione al limite del paradossale: “Da diverse settimane – dice Berlato – si registrano numerosi avvistamenti di lupi in provincia di Rovigo, compreso il Basso Polesine, dove le persone stanno manifestando una sempre maggiore apprensione per la crescente presenza di lupi che mettono in pericolo l’incolumità degli abitanti, l’esercizio delle attività antropiche, l’equilibrio dell’ecosistema”.
“L’esperienza acquisita in molti altri territori, dove i lupi si sono insediati stabilmente, ci dimostra che questi grandi carnivori non si limitano a sbranare solo la fauna selvatica e gli animali da allevamento, ma sono soliti predare anche gli animali d’affezione come ad esempio i cani”.
“Dato che ci siamo, chiediamo alla giunta regionale del Veneto se questa anomala presenza di lupi in Polesine sia dovuta a fattori naturali e spontanei oppure se sia causata da fattori ‘spontanei’ quale la reintroduzione forzata da parte di soggetti umani irresponsabili”.
I lupi hanno sempre frequentato centri abitati
I lupi hanno sempre frequentato paesi e centri abitati (specialmente di notte) in un paese ad elevata antropizzazione come l’Italia.
Case e centri abitati hanno sempre fatto parte del territorio di qualche branco di lupi, anche quando negli anni ’70 del secolo scorso la specie era stata relegata a contesti montani sull’Appennino centro-meridionale in seguito alla persecuzione dei decenni precedenti.
Dunque la presenza di lupi confidenti in contesti periurbani, non è affatto sinonimo di confidenza verso l’uomo.
I contesti periurbani, pur essendo più antropizzati presentano spesso aree naturali e risorse alimentari che rendono tali ambienti idonei alla presenza del lupo.