L’ orso investito sulla statale 17 è sopravvissuto all’incidente

Come testimoniato dal video ripreso da una fototrappola, l’ orso investito sembra proprio godere di buona salute

 

Orso investito sulla SS17.
Una bellissima notizia quella degli amici della Riserva Monte Genzana!
Ricordate quando nella notte tra il 22 e il 23 giugno un orso bruno marsicano venne investito lungo la SS17 nel tratto che attraversa il Comune di Pettorano Sul Gizio?

L' orso investito gode di buona salute

Grazie alle rilevazioni genetiche svolte dai guardiaparco la notte dell’incidente e, soprattutto, attraverso il monitoraggio intensivo e sistematico effettuato dal personale della Riserva nell’ambito delle attività della Rete di Monitoraggio, si è potuto scoprire che M150 è sopravvissuto all’incidente!

L’ orso investito, successivamente all’impatto, si era allontanato dal luogo dell’incidente facendo perdere le sue tracce e i sopralluoghi e le osservazioni mirate effettuate nei giorni successivi, nel tentativo di monitorare il suo stato di salute, avevano dato tutte esito negativo.
Grazie ai peli prelevati sul Tir da parte dei Guardiaparco del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise  intervenuti la notte stessa dell’incidente, si è riusciti a stabilire tramite analisi genetiche che si trattava di M.150, un orso bruno maschio che frequenta con continuità il nostro territorio già dal 2019.

Attraverso il monitoraggio intensivo e sistematico effettuato nella Riserva si è riusciti infine ad accertare la sua effettiva sopravvivenza, tramite un campione di pelo prelevato presso una trappola genetica.

Come testimoniato dal video ripreso dalla fototrappola il 15/07/2021, sembra proprio godere di buona salute e di non aver riportato quindi conseguenze. Raccomandiamo a tutti di tenere gli occhi ben aperti alla guida e di rispettare sempre i limiti di velocità.

Orso investito. A tale proposito vi ricordiamo che continua l’installazione dei cartelli del progetto LIFE Safe-Crossing nel Parco Nazionale della Majella e proseguirà interessando, tra le altre, le strade statali SS5, SS17, SS84 e SS487 nelle province di L’Aquila, Chieti e Pescara. I cartelli sono belli e facilmente visibili agli automobilisti che percorrono tratti di strada diventati da troppo tempo delle trappole mortali per la fauna selvatica, un problema che in molti hanno segnalato fin troppe volte agli organi regionali e all’ANAS…  È ovvio che questo non basta e che il prossimo passo sarebbe prevedere dei cavalcavia o dei sottopassi  dedicati alla fauna selvatica in punti particolarmente critici (i tecnici del parco crediamo che li abbiano già mappati), ma confidiamo che una volta instaurata questa collaborazione i Parchi Nazionali abruzzesi sappiano convincere l’ANAS a progettare e realizzare queste opere, un investimento per la sicurezza di utenti ed animali.