L’estate 2017 verrà ricordata come una delle più nere della storia recente. Una stagione eccezionale sotto molti punti di vista: il caldo, la siccità e gli incendi.
Dagni inizi del mese di giugno che il Centro-Sud Italia va a fuoco. Ricordiamo l’incendio di Castel Fusano (Ostia), il Morrone, il Vesuvio, e tante altre aree che sono solamente il triste epilogo di una tragedia annunciata.
Nonostante ciò riteniamo che, sia piuttosto triste definire questi veri e propri criminali come “le mani inesperte”.
Ricordiamo qui di seguito solamente qualche numero.
Negli ultimi due mesi sono andati in polvere più di 75 mila ettari di boschi in tutta Italia. E’ andato distrutto l’85% del Parco Nazionale del Vesuvio, parte del Parco nazionale del Pollino, 250 ettari della Riserva naturale di Castel Fusano, un’area storica come quella del Parco Nazionale della Majella -il Morrone- , ettari di bosco nel Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga oltre le numerose aree boschive che non abbiamo citato, ma che hanno bruciato tra la Toscana e la Sicilia.
Siamo davanti a persone che hanno delle idee piuttosto chiare, che sanno quel che fanno, dove e come colpire. Un’organizzazione criminale capace di mettere in ginocchio le forze dell’ordine e di evidenziare le numerose falle dei sistemi di controllo sia dei Parchi Nazionali che delle riserve.
Tutte le aree interessate dagli incendi hanno messo in evidenza importanti ritardi nella tempistica delle operazioni di spegnimento.
Parchi Nazionali e Riserve dovrebbero risultare maggiormente organizzati ed e pronti ad agire attraverso manovre di prevenzione, anche in caso di incendio.
I pompieri, la Protezione Civile e i Canadair sono impegnati nelle operazioni di spegnimento in tutta Italia e gli uomini e i mezzi non bastano, soprattutto per raggiungere aree impervie come quella del Morrone.
I criminali piromani, hanno evidenziato come all’interno di questi patrimoni naturali come i Parchi, la maggior parte non tutti, siano lasciati un pò a se stessi ed a prevalere è la disorganizzazione.
Questi che potete vedere in allegato sono alcuni scatti dell’incendio del Morrone. Intanto, mentre si discute di chi siano effettivamente le colpe di questa tragedia, le “mani inesperte” gioiscono sfruttando le falle dei sistemi controllo delle nostre e preziose aree naturali.