E’ imminente l’ondata di maltempo che interesserà l’Italia nel corso dei prossimi giorni: tutto ciò a causa dell’arrivo dell’intensa perturbazione n.3 di novembre accompagnata da aria fredda di origine artico marittima. L’irruzione di codesta massa d’aria nel in area mediterranea favorirà una ciclogenesi a ridosso della nostra Penisola e, di conseguenza, un deciso peggioramento delle condizioni meteorologiche.
Una fase di maltempo dal sapore invernale al Centro-Nord, con precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere nevoso fino a quote basse sull’Appennino settentrionale. Ma di questa possibilità ne abbiamo specificatamente discusso in un apposito editoriale.
Ciò che ci preme sottolineare al momento è, invece, il peggioramento delle condizioni meteorologiche che potrebbe delinearsi sulle regioni Centrali tra martedì 14 e mercoledì 15. Situazione, questa, piuttosto delicata e potenzialmente critica per alcuni settori: il vortice depressionario che nel frattempo potrebbe aver raggiunto il basso Tirreno, difatti, favorirà fenomeni diffusi e persistenti, anche a carattere di rovescio o temporale, in particolar modo su Marche, Abruzzo e Molise con possibilità’ di cumulate da moderate ad elevate. Lunedì le nevicate sull’Appennino centrale saranno possibili a quote prossime i 1200 metri, mentre tra le giornate di martedì 14 e mercoledì 15 neve copiosa sui rilievi che, però, salirà di quota e comunque oltre i 1500 metri. Cautela anche per ciò che concerne venti e mari: venti forti a rotazione ciclonica attorno al minimo di bassa pressione (dai quadranti nord-orientali tra Marche, Abruzzo e Molise), renderanno molto mossi, se non agitati, i mari prospicienti le rispettive coste.
Tra le giornate di venerdì 17 e sabato 18 la struttura depressionaria favorirà gli ultimi episodi di instabilità al Sud, specie sul settore ionico e in Sicilia.
Angelo Ruggieri