Funivia Stresa-Mottarone.
Il giornalismo di oggi (soprattutto quello televisivo), o almeno ciò che ci viene venduto come giornalismo, è in realtà a volte spazzatura, altre volte ancora semplice e puro sciacallaggio.
Quando si trattava un argomento lo si faceva con discrezione e professionalità. Oggi hanno ridotto ogni tipo d’informazione come se fosse uno spettacolo vero e proprio.
Ed è ciò che è accaduto ieri al TG3, colpevole di aver mandato in onda le tremende immagini della caduta della funivia del Mottarone. Preme sottolineare la assoluta inopportunità della pubblicazione delle immagini che ritraggono gli ultimi drammatici istanti di vita dei passeggeri della funivia precipitata il 23 maggio scorso sul Mottarone, per il doveroso rispetto che tutti siamo tenuti a portare alle vittime, al dolore delle loro famiglie, al cordoglio di una intera comunità.
Frame della terribile sequenza di immagini dell’incidente della Funivia Stresa-Mottarone
Funivia Stresa-Mottarone: le immagini della tragedia. Noi ci fermiamo qui.
La Procura di Verbania, con un comunicato stampa, chiarisce che il video della strage del Mottarone non avrebbe mai dovuto essere divulgato a mezzo stampa:
“In riferimento al servizio mandato in onda dal TG3 della RAI in data odierna. nel quale sono state trasmesse le immagini estrapolate dall’impianto di videosorveglianza della funivia Stresa-Alpino-Monarone, immediatamente riprese e descritte da numerosi altri organi di informazione. preciso che tali immagini, contenute in file video, risultavano depositate. unitamente a tutti gli atti di indagine, all’atto della richiesta di convalida del fermo e di applicazione di misura cautelare, con diritto degli indagati e dei rispettivi difensori di prenderne visione ed estrarne copia, diritti ampiamente esercitati.
Si tratta, tuttavia, di immagini di cui, ai sensi dell’art. 114 comma 2 c.p.p., è comunque vietata la pubblicazione, anche parziale, trattandosi di atti che, benché non più coperti dal segreto in quanto noti agli indagati, sono relativi a procedimento in fase di indagini preliminari.
Ma. ancor più del dato normativo, mi preme sottolineare la assoluta inopportunità della pubblicazione di tali riprese che ritraggono gli ultimi drammatici istanti di vita dei passeggeri della funivia precipitata il 23 maggio scorso sul Mottarone, per il doveroso rispetto che tutti, parti processuali, inquirenti e organi di informazione, siamo tenuti a portare alle vittime. al dolore delle loro famiglie, al cordoglio di una intera. comunità.
Portare a conoscenza degli indagati e dei loro difensori gli atti del procedimento a loro carico nelle fasi processuali in cui ciò è previsto, non significa. per ciò Stesso, autorizzare ed avallare l’indiscriminata divulgazione del loro contenuto agli organi di Informazione, soprattutto, come in questo caso, in cui si tratti di immagini dal fortissimo impatto emotivo, oltretutto mai portate a conoscenza neppure dei familiari delle vittime, la cui sofferenza, come è di intuitiva comprensione, non può e non deve essere ulteriormente acuita da iniziative come questa”.
Il comunicato stampa della Procura di Verbania in merito alla diffusione delle immagini dell’incidente della Funivia Stresa-Mottarone