Racconto fotografico dell’inverno 2022/2023, tra caldo anomalo e una stagione sciistica prolungata

Il racconto fotografico della stagione 2022/2023. Le immagini prendono in considerazione il periodo che va da dicembre a marzo, per poi arrivare al mese di aprile e ripercorrendo gli eventi più importanti della ormai trascorsa stagione fredda.

IL RACCONTO FOTOGRAFICO DELL’INVERNO 2023, TRA CALDO ANOMALO E UNA STAGIONE SCIISTICA PROLUNGATA

L’inverno 2023 è stato piuttosto particolare e condizionato da episodi meteorologici molto importanti, che sono riusciti a condizionare specialmente la prima parte della stagione.

Ricorderete come la scorsa estate, quella del 2022, risultò oltre che molto mite anche una tra le più siccitose di sempre. Rimangono impresse le immagini del Po in secca e di tanti altri indotti che hanno permesso di scattare delle immagini che rimarranno negli annali della meteorologia e della climatologia.

In questo articolo ripercorreremo le tappe principali di questa stagione, che ha subito un improvviso cambio di rotta dalla metà del mese di gennaio e poi ancora nella primavera specialmente con il mese di aprile risultato molto freddo e nevoso in montagna.

L’autunno del 2022 terminò con il primo impulso perturbato ed instabile per la nostra Penisola e il nostro Appennino. Le premesse sembravano ottime, tanto che il 26 novembre giunsero anche le prime nevicate degne di nota sulle nostre montagne.

Aree come quelle di Roccaraso e della Majella riuscirono ad accumulare al suolo oltre 50 centimetri di neve fresca, che permise alla stagione di partire anche in modo piuttosto precoce.

Racconto fotografico stagione invernale 2022/2023

Racconto fotografico stagione invernale 2022/2023. L’immagine fa riferimento alla webcam di Roccaraso Aremogna il 1 dicembre 2022

Tutto sembrava essere cominciato nel migliore dei modi, tanto che alcune stazioni degli sport invernali come Roccaraso prima e Campo Imperatore poi decisero di avviare la stagione entro l’8 di dicembre.

A Roccaraso addirittura si iniziò con il 1 giorno dell’inverno meteorologico. 1 di dicembre.

8-11 DICEMBRE, FASE MITE PROLUNGATA E PIOGGIA ANCHE IN ALTA MONTAGNA

Tra l’8 e l’11 del mese di dicembre tuttavia una serie ripetuta di perturbazioni, a carattere mite, portarono abbondantissime piogge anche nell’ordine dei 150 mm tra Abruzzo e Molise, e causando delle nevicate solamente sulle vette più elevate del Gran Sasso e della Majella.

Altrove il manto nevoso al suolo subì una brusca fusione che in pochi istanti costrinse sia Roccaraso e Campo Imperatore, le uniche stazioni aperte, ad annunciare la loro immediata chiusura fino a data da destinarsi.

Roccaraso, la situazione al 12 di dicembre dopo il forte libeccio

Roccaraso, la situazione al 12 di dicembre dopo il forte libeccio

Lo scatto webcam mostra la situazione a Roccaraso Aremogna dopo il passaggio mite che causò delle piogge intense fino alle quote di alta montagna. Il manto nevoso al suolo fu completamente fuso.

La situazione non mutò neppure nel corso del mese, tanto che continuò a piovere sul bagnato con il Circo bianco in grande crisi ed una alta pressione dai valori eccezionali che si sbilanciò su tutta l’Europa centro occidentale causando oltre all’assenza della neve anche una prolungata siccità.

Ovindoli Monte magnola, assenza della neve

Uno scatto aereo mostra l’assenza totale di neve sulle montagne di Ovindoli Monte Magnola e dell’Appennino. Nonostante questo in molti si recano il alta montagna per godere della tintarella offerta dal mese di gennaio

Lo scatto dal drone mostra come era la situazione il 30 di dicembre, con le montagne dell’Appennino completamente senza neve. Qui siamo ad Ovindoli Monte Magnola, le aree raffigurate sono quelle del Monte Magnola ad oltre 2000 metri di quota.

Tale la situazione si mantenne fino a dopo la befana.

18 GENNAIO LA PRIMA GRANDE PERTURBAZIONE, IL RITORNO DELLA NEVE E LA GRANDE VOGLIA DI SCI

Dopo la prima decade del mese di gennaio si cominciò ad intravedere la possibilità di un cambiamento delle condizioni del tempo in Europa, con masse di aria fredda che sembravano intenzionate a raggiungere la nostra Penisola.
Fu proprio così perchè tra il 18 e il 23 di gennaio una fase a tratti molto fredda interessò la nostra Penisola portando delle nevicate anche a quote basso collinari.

Una mano santa per le nostre stazioni sciistiche che diedero il via alla stagione.

Campo Felice, Ovindoli e Campo Imperatore invase dai turisti

Un momento delle lunghe code e delle tantissime presenze questa mattina sugli impianti di Ovindoli Monte Magnola e Campo Felice. Ad Ovindoli è stato bloccato il transito ai turisti per esaurimento posti. 28 gennaio 2023, Campo Felice/Ovindoli, Aquila.

Gli impianti di sci furono letteralmente presi d’assalto dai turisti e fredde temperature continuarono ad interessare la nostra Penisola fino alla metà del mese di febbraio.
In questi fine settimana le nostre stazioni del centro Italia continuarono a registrare record su record di presenze.

MARZO MITE, L’ALTA PRESSIONE E LA CHIUSURA DI CAMPO FELICE

Il mese di marzo non ha seguito le orme di febbraio, tanto che fu un mese prevalentemente condizionato da alta pressione. La stazione di Campo Felice, ad esempio, è stata la prima ad innalzare la bandiera bianca annunciando il 28 dello stesso mese la chiusura della stagione.

Tutto il resto delle stazioni, anche grazie ad un innevamento artificiale di ultima generazione, scelsero di rimanere aperte almeno fino alla Pasqua.

NEVE DI PASQUA, OLTRE 1 METRO A CAMPO IMPERATORE

Aprile ha portato un ribaltone meteorologico incredibile con l’arrivo di una serie di perturbazioni a partire dal sabato santo di Pasqua. Aria fredda ha interessato per giorni la nostra Penisola con freddo e neve che tornarono ad imbiancare le nostre montagne.

Addirittura in questo periodo freddo, durato più settimane, a Campo Imperatore sono caduti oltre 120 centimetri di neve fresca.

Pasqua in Abruzzo , Rovere sotto la neve

Un momento della intensa nevicata che da questa mattina sta interessando Rovere, Rocca di Mezzo, borgo adiacente agli impianti di Sci di Ovindoli Monte Magnola.

L’immagine mette in evidenza la situazione al borgo di Rovere, Rocca di Mezzo, nel sabato prima della Pasqua con oltre 20 centimetri di neve al suolo.

Campo Imperatore, in migliaia da tutta Italia per la neve del Gran Sasso

Campo Imperatore, un momento delle lunghe code che hanno interessato questa mattina la biglietteria e la funivia del Gran Sasso d’Italia. Un guasto meccanico degli impianti ha ritardato l’apertura della stazione che è avvenuta alle ore 08:30.
Foto Emanuele Valeri

Qualche giorno dopo la stazione di Campo Imperatore, l’unica rimasta aperta al centro sud Italia insieme alla Sila, è stata presa ripetutamente d’assalto dai turisti che da tutta Italia hanno scelto il Gran Sasso per sciare sulla neve naturale.

Campo Imperatore, l'annuncio di mantenere aperti gli impianti fino a maggio

Campo Imperatore, l’annuncio di mantenere aperti gli impianti fino a maggio

Fu annunciato, viste le grandi nevicate di aprile, dal Centro Turistico del Gran Sasso che gli impianti sarebbero rimasti aperti fino al 12 di maggio giornata in cui il Giro d’Italia arriverà a Campo Imperatore.

Campo Imperatore, metri di neve in vista del Giro d'Italia

Campo Imperatore, metri di neve in vista del Giro d’Italia

La scorsa settimana sono iniziati i lavori di pulizia delle strade, e così muri e muri di neve sono stati ammucchiati a ridosso dei tornanti della salita Marco Pantani.

Si tratterà di uno spettacolo incredibile che vedrà protagonisti tutti i più forti corridori al mondo,  sfidarsi tra i tornanti del Gran Sasso e accolti da un fiume di gente.

Racconto fotografico inverno 2022/2023

Racconto fotografico inverno 2022/2023. La situazione oggi a Campo Imperatore

Oggi a Campo Imperatore è così e con questa immagine termina il nostro racconto fotografico della stagione fredda 2022/2023. Ricordiamo che al momento è sempre confermata la chiusura della stazione per venerdì 12 maggio.

 

Comments (No)

Leave a Reply