Gran Sasso, a far discutere in queste ore sono le immagini che sono diventate virali nel web e riguardano l’ex ghiacciaio del Calderone del Gran Sasso D’Italia ancora sommerso da tanta neve.
GRAN SASSO, IL GHIACCIAIO DEL CALDERONE E’ ANCORA RICOPERTO DA TANTA NEVE
Il Gran Sasso è ancora notevolmente ricoperto dalla neve grazie alle abbondanti precipitazioni nevose che nella primavera hanno contribuito ad aumentare notevolmente l’accumulo della neve al suolo.
In molti appassionati e non hanno provato a raggiungerlo, anche attraverso delle vie alpinistiche che in questo momento sono ancora ricoperte dalla neve.
Per questo motivo, dopo avere valutato le condizioni meteorologiche, consigliamo, se proprio necessario recarsi in montagna di farlo con l’ attrezzatura invernale corretta. A tale proposito si trovano in questo momento accessori per lo SCI (non per alpinismo) ad ottimi prezzi, ad esempio su BRIKO, dove alcuni accessori invernali, come maschere e caschi, della collezione 2022 sono stati messi in offerta.

GRAN SASSO, UNA PRIMAVERA FREDDA E NEVOSA. IL GIRO D’ITALIA TRA MURI E MURI DI NEVE
La primavera come hanno ampiamente mostrato anche le mappe meteorologiche delle anomalie mensili elaborate dal Centro Nazionale delle Ricerche, è risultata piuttosto fredda su scala nazionale.
In alcune circostanze e in particolare da una certa quota in su, le precipitazioni sono risultate anche nevose tanto da ampliare ulteriormente l’innevamento presente in alta montagna.
Il Gran Sasso si presenta ancora in condizioni simili invernali dai 2400 metri di quota in su, e a molti ricorda i vecchi tempi quando sull’ex ghiacciaio del Calderone era normale trovare una copertura nevosa ampia.
Il Giro d’Italia ad esempio passò tra muri e muri di neve, con l’Appennino che si è mostrato uno scenario unico per tutti gli appassionati di montagna e di ciclismo che si sono recati sul Gran Sasso da tutta Italia per vedere lo spettacolo del ciclismo tra muri e muri di neve.
Una anteprima trasmessa in ben 180 paesi nel mondo, e che ha attirato decine e decine di ciclisti che tutt’ora si recano sui tornanti della salita Marco Pantani.
A tale proposito, consigliando ai ciclisti i primi indumenti estivi, ci sono anche in questo caso con il Brand De Marchi dei prodotti in offerta.
In questo periodo, lo scorso anno, la situazione sulla montagna più elevata dell’Appennino si mostrava diametralmente opposta, con ondate di caldo che avevano permesso la fusione del manto nevoso al suolo in modo quasi del tutto precoce.
Una primavera e una stagione estiva che furono condizionate da elevatissime temperature e una forma anomala di siccità, che fino ai mesi invernali non garantì nessuna forma di precipitazione.

Gran Sasso, l’immagine di Luca Mazzoleni del Rifugio Franchetti del Gran Sasso d’Italia. Nella foto un momento della riattivazione della sorgente che dal Calderone dà acqua al rifugio: si tratta di scavare una galleria profonda parecchi metri nel nevaio che ancora copre tutta la zona, di ricollegare i tubi e quindi sperare che sia libera dal ghiaccio tutta la conduttura che scende fino al rifugio.
L’immagine è molto simile a quelle che vengono scattate in pieno inverno, e la testimonianza della veridicità di tale situazione è osservabile anche recandosi sulla pagina del Rifugio Franchetti del Gran Sasso d’Italia, dove Luca Mazzoleni, gestore del Rifugio nei giorni scorsi è stato impegnato nei lavori di pulizia della neve.
Il Gran Sasso dunque si presenta ancora oggi in una veste del tutto invernale, e come ha consigliato anche il Soccorso Alpino e Speleologico è necessario prestare molta attenzione anche allo stato della neve trasformata specie nelle ore centrali della giornata.
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