“Chi più in alto sale, più in alto vede; chi più lontano vede, più a lungo sogna” è questa la linea guida di un gruppo di giovani professionisti della montagna, che ha scelto di fondare non più di un anno fa, una associazione di promozione del turismo nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga.
Salendo più in alto, raccontano gli Highers, quello che si vede è un territorio dalle infinite potenzialità, fatto di panorami che possono togliere il fiato, unici nel loro genere e ancora ben conservati, dove la mano dell’uomo fortunatamente non è ancora riuscita a creare danni irreparabili, come è successo altrove, ma che rimane purtroppo ancora inaccessibile ai più.
Quale è lo scopo principale della vostra associazione? Descriveteci i vostri obiettivi.
“La nostra ambizione è quella di creare un turismo di qualità, sfruttando le potenzialità del territorio senza snaturarlo”.
Cosa vi ha spinto a mettere in piedi tutto questo? Come e da chi è nata questa idea?
“Tutto ha avuto inizio, quasi per gioco, nell’estate del 2016 quando un gruppo di appassionati bikers e maestri di mtb, che poi darà vita all’associazione, collaborando con il Centro Turistico Gran Sasso che aveva allestito un nolo bici, ha iniziato a cercare dei percorsi alternativi alla classica discesa della Portella.
Proprio quella discesa della Portella meta da sempre dei bikers più esperti ma non adatta ai neofiti di questo sport.”
Da quel momento in poi, racconta la guida di MTB Emanuele de Simone:
“Abbiamo contato più giornate in cui ci siamo persi sull’alto piano di Campo Imperatore e alle pendici del Gran Sasso che quelle in cui effettivamente abbiamo terminato l’itinerario cosi come lo avevamo immaginato, ma ci siamo anche resi conto, conferma Devis DI Massimo, degli infiniti itinerari già presenti sul territorio, rappresentati dalle tante mulattiere usate in passato per la transumanza e cadute oggi in disuso, che consentono di godere a pieno della bellezza di questo ambiente straordinario senza doverlo a tutti i costi modificare creando nuovi tracciati, sicuramente più tecnici ma forse meno veri; vale sempre la pena infatti ricordare che l’uomo è ospite della montagna e più in generale della terra e non padrone.
Dalla riscoperta di questi antichi itinerari e il tentativo di una loro catalogazione, alla nascita dell’associazione il passo è stato veramente breve, nel giro di pochi mesi infatti ci siamo resi conto parlando con altri professionisti della montagna, che condividevano le nostre vedute su un possibile sviluppo turistico del territorio, delle tante altre potenzialità inespresse o solo parzialmente espresse di cui esso dispone, in questo modo abbiamo incontrato e conosciuto Gianni Valentini, accompagnatore di media montagna, profondo conoscitore e amante del Gran Sasso d’Italia, ma anche Massimo Rotellini e Simon Critchel, il primo pilota di parapendio e deltaplano, il secondo pilota di kitesnow, che da anni utilizzano forse l’unica risorsa inesauribile che abbiamo, ossia il vento, insegnando agli altri, per quanto possibile, come domarlo”.
Nel vostro staff sono presenti anche dei piloti di droni? Il vostro materiale è entrato a far parte anche della Carta Europea del Turismo, vero?
Si, continuando quel che stavo dicendo in precedenza, fondamentale è stato poi l’incontro con Mauro Pagliai, esperto fotografo e pilota di droni, che insieme alla mascotte dell’associazione, Logan , un bellissimo malamute, ci ha aiutato a realizzare dei video promozionali, che ancora una volta hanno messo in evidenza la straordinaria bellezza della natura che abbiamo a portata di mano e che hanno ricevuto il plauso del Parco Nazionale del Gran Sasso d’Italia e Monti della Laga che ha riconosciuto il nostro materiale meritevole di entrare nella Carta Europea del Turismo, un progetto europeo che mira alla creazione di un turismo più consapevole e rispettoso dell’ambiente. ”
Il Centro Turistico Gran Sasso come si è mostrato nei vostri confronti?
“Trascorsa l’estate, la nostra attenzione si è concentrata su come migliorare le attività legate al turismo invernale, e ancora una volta siamo stati fortunati nel trovare un interlocutore capace di ascoltare e realizzare le nostre proposte: il Centro Turistico Gran Sasso è stato infatti al nostro fianco nella realizzazione di due importanti progetti, il ripristino della manovia già esistente che verrà utilizzata per servire un grande campo scuola” come sottolinea il maestro di snowboard Antonio Tresca, che poi continua sostenendo che ” necessario in una moderna stazione sciistica per accogliere nel migliore dei modi i principianti degli sport di scivolamento e uno snowpark che è stato progettato da Mattia e Luca Tirone, designer il primo, shaper il secondo, per ridurre al minimo l’utilizzo dei battipista, e che si avvale anche di strutture removibili che consentono la realizzazione dello snowpark senza la necessità di accumulare grandi quantità di neve!”
Volete concludere dicendo qualcosa in particolare?
“Ancora una volta, “Chi più in alto sale, più in alto vede; chi più lontano vede, più a lungo sogna” una frase celebre per chi ama la montagna senza paure per realizzare i propri sogni”.
Per altre informazioni sui progetti dell’Associazione Higher gran sasso activities potete consultare il sito www.highergransasso.it ,o la pagina facebook Higher " Gran Sasso Activities".