Guardando ai prossimi giorni si evince immediatamente che tornerà a far caldo, e anche molto. Non resta quindi che goderci queste ultime ore di clima freddo invernale, specie nelle aree montuose, ove le temperature negli ultimi due giorni si sono abbassate in maniera sensibile. La causa è una vasta perturbazione nord-europea scivolata, nei giorni scorsi, fin sul cuore dell’Europa e poi spostatasi, rapidamente, tra il Mediterraneo centrale e la Penisola balcanica. L’irruzione dell’aria fresca, in concomitanza con quella calda pressistente, ha scatenato la formazione di violenti temporali sparsi in gran parte dell’Italia, con maggior coinvolgimento del settore Adriatico centro-settentrionale. Ieri le piogge hanno investito con una certa irruenza anche il Lazio e l’entoterra campano, ove spiccano in particolar modo i 74 mm registrati a Rocca di Papa, sui Castelli (qui con disagi associati quali allagamenti e forti venti). Grandine che ha imbiancato anche le coste della Romagna, mentre le piogge, i rovesci e il Maestrale hanno completato l’opera spingendosi fin sul nord della Sicilia, ove è piovuto in maniera moderata/forte per gran parte della nottata.
Intanto anche stamane sull’Appennino fa piuttosto freddo; sulla Marsia, ad esempio, si è scesi nel corso della notte fin sui +4,8°C, ma ancor meglio ha fatto l’Altopiano delle Cinque Miglia, ove la minima si è attestata sui +3,7°C. Segnaliamo anche i +5,7°C del Passo Godi, i +6,5°C di Pescasseroli, i +6,2°C di Rocca di Mezzo e i +7,9°C del Monte Genzana (fonte AQ Caput Frigoris). L’aria fresca, come detto, si è estesa anche alle estreme regioni meridionali; Camigliatello Silano e Monte Curcio, sull’Appennino calabro, sono scesi rispettivamente a +9,3°C e a +9,2°C, mentre in generale altrove la media della temperatura minima si attesta intorni ai +11/+14°C. Nel corso della giornata, complice anche il maggior soleggiamento indotto dalla spinta dell’anticiclone, i termometri torneranno a salire bruscamente su tutta l’Italia, pur mantenendosi su valori generalmente contenuti e nel complesso gradevoli. Sarà tuttavia il preludio ad un’intensa ondata di caldo che terrà l’Italia sotto scacco per gran parte della prossima settimana, e forse anche oltre. Ne riparleremo.